L’INIZIATIVA
Il ministero avvia un piano per la salvaguardia dei prodotti Dop e Igp contro le contraffazioni all’estero. Il progetto affidato a Buonitalia Spa
A tutela
del made in Italy
Uno sguardo al vero made in Italy agroalimentare nei mercati esteri per scongiurare la contraffazione e dunque la concorrenza sleale. Con questo obiettivo prende il via il “Progetto per la tutela internazionale dei prodotti Dop e Igp”, su iniziativa dal ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali, affidato a Buonitalia Spa, la società del ministero per la promozione dell’agroalimentare italiano.
Il piano ha lo scopo di tutelare i prodotti a denominazione che sul mercato valgono 9,5 miliardi, attraverso l’assistenza nelle procedure di registrazione all’estero dei marchi corrispondenti alle Dop e Igp italiane, e dei marchi dei prodotti a uso commerciale per rafforzarne le tutele anche a livello economico, il monitoraggio costante dei mercati esteri per rilevare e contrastare le frodi, e l’attivazione di azioni legali a tutela dei prodotti italiani a denominazione.
Una piattaforma web, www.trueitalianfood.it>, che a breve sarà on line, secondo quanto assicura Buonitalia, fungerà da banca dati condivisa sui marchi registrati, sui riferimenti legislativi e sullo stato della contrattazione. Le imprese potranno così avere assistenza gratuita per le procedure di registrazione, sostenendo solo le spese per i diritti di registrazione. Sul sito sarà possibile segnalare, anche da parte di singoli cittadini, casi sospetti di contraffazione.
Il monitoraggio dei mercati sarà realizzato non solo da Buonitalia, ma grazie ai Desk anticontraffazione dell’Istituto per il Commercio con l’Estero (Ice) e delle Camere di Commercio all’Estero, anche attraverso l’osservazione dei siti di e-commerce per scoprire casi di contraffazione nei Paesi esteri, che, quando scoperti, saranno pubblicati sul sito del progetto, e comunicati anche attraverso la stampa italiana e estera.
Tra i casi già segnalati una vendita di formaggio chiamato “Pecorino Toscano” negli Stati Uniti, per cui sono già in fase di partenza le azioni legali del caso. “Un progetto importante, sia in chiave difensiva, nel senso della tutela dei marchi – ha commentato il presidente di Buonitalia, Walter Brunello – ma anche in chiave offensiva, nel senso di far conoscere ai consumatori del mondo, al di là della tutela legale, la differenza qualitativa che c’è, per esempio, tra una ‘mozzarella cheese’ qualunque e una vera mozzarella di bufala campana Dop”. “Negli Stati Uniti ogni dieci prodotti venduti come italiani solo uno è effettivamente italiano – ha detto invece il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia (nella foto) -. Perciò vogliamo adottare da oggi la tolleranza zero contro tali comportamenti dannosi”.
C.d.G.