IL BILANCIO
Si è chiuso a Cefalù lo Sherbeth Festival con un bottino di 150 mila visitatori. Al gelatiere Santo Musumeci di Randazzo (Catania) il premio Procopio dei Coltelli
Il trionfo del gelato
Un trionfo di gelato a Cefalù. Lo Sherbeth Festival si è concluso con 20 mila kg di gelato artigianale prodotti e 150 mila presenze. Successo dal gusto internazionale che ha visto confrontarsi, su una delle arti dolciarie più antiche, trenta maestri gelatieri provenienti dall’Italia e dal Mondo. Tantissimi sono stati i gusti presentati che hanno deliziato grandi e piccini.
Raffinate ed originali interpretazioni made in: Sicilia, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Giappone, Israele, Marocco, Libia, Spagna e Albania. Sapori di terra nostra ed esotici accomunati dalla stessa filosofia di produzione: materie prime esclusivamente naturali, qualità e maestria. Ma non è stata solo una celebrazione della tradizione, il festival ha puntato i riflettori anche sull’ultima novità in fatto di preparazione del gelato, che prevede l’utilizzo dell’azoto liquido nella mantecatura della miscela. Un metodo all’avanguardia per ottenere un gelato più sano solo da materie prime, senza l’uso degli additivi. Ed infatti alimentazione e salute sono stati il tema portante della manifestazione, su cui si è discusso durante le tavole rotonde ed i laboratori del gusto organizzati da Slow Food. Conferma di quanto il gelato sia diventato un alimento sempre più spesso presente nella dieta di ciascuno. Alimento centrale anche dal punto di vista dello sviluppo del mercato. Come sostiene Antonio Cappadonia, il direttore del Festival. “Le giornate sono state dedicate non solo al gusto – dice -, ma si è voluto riflettere anche sulle potenzialità di mercato del gelato stesso, focalizzando su tutto ciò che ruota attorno al comparto del gelato, come l’occupazione e la formazione fino ad arrivare alle questioni relative alla concorrenza, anche in considerazione delle direttive europee”. E proprio per premiare chi crede ed investe in questa attività artigianale al festiva si è istituito il premio internazionale “Procopio dei Coltelli”. Omaggio alla figura di Procopio, gelatiere palermitano che nel 1686 aprì a Parigi “Il Cafè Le Procope”, divenuto il più celebre caffè letterario d’Europa, per avere conquistato con sorbetti ed acque gelate politici e filosofi, come Danton e Voltaire. Ed è il suo direttore attuale, M. Gilles Breuil, che ha presieduto la giuria conferendo il primo premio al gelatiere Santo Musumeci, titolare della gelateria “Musumeci” di Randazzo (Catania), concorso con il gusto “sapori di terra mia”, al cioccolato di Modica e arance. Il gelato allo Sherberth oltre che buono è stato anche “legale”, con il gusto “Nero Favola” a base di Nero d’Avola. Il gelato elaborato dall’azienda vinicola Centopassi dell’Alto Belice corleonese e prodotto con materie prime da coltivazione biologica provenienti dai terreni confiscati alla mafia. Cefalù così si conferma capitale del gelato artigianale. “Accanto alle bellezze monumentali e paesaggistiche della nostra città – commenta il sindaco di Cefalù Giuseppe Guercio – abbiamo aggiunto una nuova attrattiva rappresentata dal gelato artigianale con le sue storie e le differenti specificità territoriali che si mescolano alle tradizioni del nostro territorio”. Per il presidente della Provincia regionale di Palermo, Giovanni Avanti, intervenuto alla kermesse, – “la manifestazione ha dimostrato quanto il gelato, fra i prodotti tipici del nostro territorio, sia da eleggere sicuramente come uno dei più importanti e quanto, attraverso di esso, si possa fare scoprire la Sicilia”-.
Manuela Laiacona