L’INIZIATIVA
Dopo Damiano Ferraro, ecco le ricette dello chef dello Shalai Resort di Linguaglossa in provincia di Catania. “Il mio forte? La cucina antica in chiave moderna”
Santoro, patrono
dei fornelli
La sua passione per i fornelli è nata a soli tredici anni. Lui è Giovanni Santoro chef che per i prossimi quattro giovedì proporrà le sue ricette. Un giovane di soli 25 anni che vanta già un curriculum di tutto rispetto e che, oltre ad aver lavorato per importanti strutture alberghiere a cinque stelle, è stato anche tra i collaboratori di chef del calibro di Pippo Cannizzaro o Pino Cuttaia.
“Con Cuttaia – racconta Santoro – ho collaborato al ristorante La Madia di Licata”.
Dopo aver finito la scuola alberghiera, Santoro ha mosso i suoi primi passi nel mondo della cucina al Villa Sant’Andrea di Taormina per continuare anche in altre località italiane. Ha lavorato per tre anni all’hotel La Gradisca di Rimini, due anni a Tarquinia nel Lazio e un altro anno a Castel di Sangro, in Umbria. Per approdare nuovamente in Sicilia, diventando chef dello Shalai Resort di Linguaglossa in provincia di Catania. Ma cosa caratterizza la cucina di Santoro? Lui stesso spiega: “Punto molto sui prodotti di stagione e non su quelli di serra. Inoltre, mi piace giocare con i sapori di un tempo, rivalutando la nostra cucina antica in chiave moderna”. Ecco come un bollito di stracotto di manzo, il tipico piatto di un tempo cotto con sedano, carota e cipolla può essere condito con salsa verde al prezzemolo ed esaltato da radicchio e rucola.
Rosaria Baiamonte