Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 130 del 10/09/2009

LA CURIOSITÀ Il cibo si fa strada

10 Settembre 2009
panelle panelle

LA CURIOSITÀ

A Cesena Slow Food celebra i cibi “poveri” delle bancarelle. A rappresentare la Sicilia panelle, scacce, lo stocco alla messinese. Ma non solo …

Il cibo
si fa strada

Un gemellaggio gastronomico con al centro lo street food. Protagoniste di Saporie a Cesena, in provincia di Forlì, saranno Campania, Sicilia ed Emilia-Romagna. Un evento organizzato da Slow Food che mira a dare continuità alle edizioni biennali del Festival internazionale del cibo di strada che si svolgono nella stessa città.

“Celebrare il cibo di strada – dice Roberto Burdese, presidente nazionale di Slow Food – significa anche acquisire la consapevolezza che si tratta di uno straordinario patrimonio economico, culturale, antropologico, sociale, che è minacciato e che dobbiamo in qualsiasi modo tutelare. Produrre, ma anche consumare, cibi di strada richiede oggi una responsabilità che non deve essere disgiunta dal piacere ma non deve nemmeno essere dilazionata”.
Dunque via libera ai mangiari di strada. A rappresentare la Sicilia ci sarà Vincenzo Conticello, dell’Antica Focacceria San Francesco, storico locale palermitano, insieme alla sua squadra di aiutanti. “Porteremo in Emilia – dice Conticello – preparazioni che rappresentino tutte le provincie siciliane: dai cannoli, le arancine ed il pane con la milza di Palermo, alle granite catanesi, fino al cous cous trapanese”. Ci saranno anche le braciole di spada e lo stocco alla messinese preparato con pomodori, capperi e olive, la schietta agrigentina (particolare focaccia condita con caciocavallo, ricotta di pecora scaldata in strutto di maiale e pepe), il Piacentino ennese e le stigghiola (interiora di capretto o agnello) ripiene di scalogno per Caltanissetta ed infine le scacce (altro tipo di focacce condite con pomodori e acciughe) rappresenteranno Siracusa e provincia.
“Il nostro cibo di strada – continua Conticello – è molto apprezzato sia per la varietà che per la storia che ha da raccontare. Ogni anno a Cesena riusciamo a vendere fino 100 mila porzioni, praticamente lo stesso numero dei visitatori della manifestazione: questo indica un gradimento del 100% e rappresenta un dato che non può che riempirci di orgoglio per il nostro lavoro”. Gianpiero Giordani, responsabile delle condotte Slow Food di Cesena conferma la riuscita dell’evento negli anni passati: “Mi ritengo molto soddisfatto – commenta – perché il gradimento per la nostra manifestazione aumenta di anno in anno e lo dimostrano anche i numerosi tentativi di imitazione”.
Nelle animate “isole” gastronomiche di Saporìe ci saranno anche i cibi di strada campani e quelli dell´Emilia-Romagna: piadina, crescioni, “gusun fret”, pesce fritto al cono, tortelli nella lastra e ancora la torta fritta parmense, la tigella e il borlengo dell´Appennino modenese. Uno squisito incontro di sapori, culture e atmosfere, per scoprirsi mediterranei attraverso il cibo di strada di qualità. 

Pi. Zag.