Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 187 del 14/10/2010

L’AZIENDA/2 In cantina ci vuole un po’ D’estro

14 Ottobre 2010
destro destro

L’AZIENDA/2

Tre bicchieri del Gambero Rosso per il piccolo produttore siciliano con il suo Sciarikè, un Etna rosso Doc. “Continueremo a puntare sulla qualità”

In cantina ci vuole
un po’ D’estro

L’anno scorso ne avevano ricevuti due, quest’anno tre. Non parliamo di un grande del vino bensì di un piccolo produttore arroccato sulle pendici dell’Etna.

Si chiama Antonino Destro colui che ha superato a pieni voti l’esame tanto temuto del Gambero Rosso, o meglio lo ha fatto il suo Sciaraké 2008: un Etna Rosso Doc. Con appena dieci anni di vita, con un passato che non ha nulla a che fare con il vino, ci si è chiesto dove si radicasse il successo di questa cantina. Ed è stato estremamente facile trovarlo: la famiglia.
Potrebbe sembrare una risposta retorica ma non lo è se si pensa che due figli hanno deciso di assecondare il sogno del loro papà e di affiancarlo in una nuova avventura. E’ così che nasce la cantina Destro. “Proveniamo da tutt’altro settore – spiega la figlia Daniela, amministratrice dell’azienda -. Mio padre per anni ha fatto l’importatore di marmi e pietre grezze, però il sogno della sua vita era tra le vigne. Non ci abbiamo pensato due volte a far sì che questo potesse diventare la sua seconda ragione di vita”. Oggi è una piccola produzione di 70.000 bottiglie con quattro linee di etichette Doc: i due Enta Rosso Schiaraké ed Aspide; Isola Nuda Etna Bianco e Zaara, un Etna Rosato.

Le vigne si trovano in una contrada alle porte di Randazzo, in tutto 8 ettari.

“Quando ho comprato la tenuta ho trovato un vigneto vecchio. Certo, dopo anni di abbandono e incuria era rimasto davvero poco – racconta Antonino Destro -. Vedemmo però che dava una qualità meravigliosa. Con il cuore piccolo dovemmo estirparlo per impiantarne uno nuovo, non potevamo utilizzarlo. Poi ho capito che era il terreno, il clima a dare al vino quell’unicità”.
Caratteristica che già aveva dato prova di sé ad Asti, al concorso nazionale per i vini Doc e Docg “Douja d’Or” vincendo il primo premio con lo Schiaraké 2007. Anche se partiti col piede giusto i produttori continuano a pensare a fare di più. “Dopo anni di sacrifici, tanti per chi è partito da zero, possiamo solo essere soddisfatti per il riconoscimento del Gambero Rosso – ribadisce Destro -. Vogliamo solo andare avanti con la via più corretta: mantenere la qualità e migliorare. Il merito però va al territorio ed all’enologo che ha saputo trasformare quello che la terra produce. Queste due cose messe insieme non sono altro che il segreto dei nostri vini”. Per la figlia, invece, i tre bicchieri preannunciano un futuro tutto in salita. “Adesso ci conosceranno in tanti. Siamo sempre una piccola azienda a conduzione familiare. Non ci interessa strafare, vogliamo continuare a crescere. Da grandi vogliamo fare solo bene”.

Manuela Laiacona