L’ALLARME
Agricoltori e produttori dell’agroalimentare dicono no all’affare da 40 milioni previsto dal nuovo piano di gestione rifiuti della Regione Siciliana in provincia di Enna. Pecorino, presidente della cooperativa Valle del Dittaino: “Il progetto è un errore, qui c’è una Dop”
Tutti contro
la discarica
La Valle del Dittaino prepara la contromossa sulla discarica “bomba”, l’affare di 40 milioni di euro previsto dal nuovo piano di gestione rifiuti della Regione.
Sabato 9, all’Asi Dittaino, agricoltori, produttori dell’agroalimentare, del manifatturiero e cittadini semplici si riuniranno in comitato spontaneo per studiare una risposta che possa bloccare un progetto di smaltimento rifiuti che rischia di compromettere per sempre la salubrità del granaio di Sicilia da poco insignito di una Dop. Saranno 1.380.000 i mc di rifiuti che dovrà contenere la discarica, con una mobilitazione attorno al sito di 140.000 di auto compattatori.
In prima linea schierato Biagio Pecorino, il presidente della Cooperativa Valle del Dittaino, preoccupato per le sorti di un territorio che sta vivendo proprio adesso un momento di florida rinascita. “Come può gestire un territorio vocato alla produzione agroalimentare a 360 gradi una discarica di questa portata? Siamo in un’areale che ha avuto il riconoscimento sovranazionale della Dop. Come può esserci altro? – con non poca perplessità commenta il presidente -. Non vogliamo dire se dal punto di vista tecnologico o politico sia giusto o sbagliato. Facciamo solo questa considerazione”.
La discarica ricadrebbe nei terreni del comune di Assoro in cui insistono aziende agricole a vocazione cerealicolo-zootecnica e destinata a seminativi. Secondo Pecorino posto che l’impianto possa essere sicuro, comunque causerebbe una movimentazione di automezzi tale da arrecherare danni all’atmosfera e quindi al terreno stesso. “Non facciamo altro che valorizzare i nostri prodotti a chilometro zero, facciamo un grano a chilometro zero macinato nel raggio di 20 km. Mi meraviglio come quelle stesse autorità e istituzioni che pochi mesi fa decantavano il prestigio ed il valore della Valle del Dittaino e l’eccellenza che produce, nello stesso periodo abbiano potuto in sordina acconsentire alla discarica”, dice Pecorino. Anche se il clima è di indignazione e di apprensione, la mobilitazione che si è sollevata per difendere il futuro della Valle è agguerrita. E dà la misura di quanto questa sia diventata patrimonio di una grande comunità, in primis dei cittadini, i quali senza esitazione hanno voluto scendere in campo per gestire la protesta insieme ai produttori. “Ci sono state molte adesioni da parte dei cittadini al comitato – dice soddisfatto Pecorino -. Abbiamo invitato anche le autorità al presidente della provincia di Enna e al sindaco di Assoro e degli altri comuni dell’areale. E proprio al sindaco abbiamo chiesto di accedere agli atti, ora lui avrà 30 giorni di tempo per lavorarci”.
Manuela Laiacona