LA TRASFERTA
Vini siciliani degustati a Mosca per iniziativa dell’assessorato all’Agricoltura e dell’Istituto per il commercio estero. Tra gli assaggi anche prodotti tipici
Dalla Russia
con successo
In novecento hanno degustato vino siciliano e discusso di affari affacciati sulla piazza Rossa di Mosca. Un bilancio più che positivo dunque per la missione russa volta alla valorizzazione dei prodotti e soprattutto alla conquista di fette di mercato, frutto di un accordo siglato tra l’assessorato regionale all’Agricoltura e l’Istituto per il commercio estero.
Sommelier, ma anche ristoratori, gestori di enoteche e distributori russi hanno avuto l’opportunità giovedì scorso di avvicinarsi ai prodotti isolani. Sedici le imprese vinicole presenti all’evento, che ha lo scopo di avviare o rinforzare le esportazioni in diversi Paesi, come la Svizzera, la Svezia, la Polonia ed il Canada. Tra qualche giorno, quando ogni azienda avrà presentato una relazione alla Regione, saranno disponibili dati più precisi sull’esito anche economico dell’iniziativa.
Il numero dei visitatori lascia comunque ben sperare per i nostri vini. E sarebbe una bella sfida, visto che il mercato russo non è proprio un terreno facile. “Nell’ultimo anno – spiegano dall’assessorato regionale all’Agricoltura – in generale le importazioni di vino da parte dei russi sono diminuite del trenta per cento”. Sembra però che, a dispetto della crisi, nella carta dei vini dei più prestigiosi ristoranti russi almeno tre o quattro nomi siculi figurino.
Oltre agli stand messi a disposizione degli imprenditori per la degustazione dei vini (quelli ad esempio di Planeta, Donnafugata, Rallo, Cusumano, Principe di Butera) gli operatori russi hanno potuto assaggiare anche alcune pietanze tipiche della tradizione siciliana. E il catering non poteva che essere affidato a lui, lo chef Nino Graziano del Mulinazzo, che da qualche hanno si è trasferito proprio a Mosca.
Sandra Figliuolo