L’INAUGURAZIONE
Lo storico locale palermitano adiacente alla Fiera del Mediterraneo rilevato dalla famiglia dell’enoteca di via Marconi. Griglie a vista e forno a legno tra i protagonisti
Un nuovo Giardino
per Picone
Carne alla brace, pizza (ma non la solita pizza) e un’atmosfera più informale, con le griglie a vista dei clienti. Nicola Picone, della storica enoteca palermitana, si tuffa in una nuova avventura, quella del Giardino. Sì proprio il ristorante Giardino, in via Isaac Rabin, che da 40 anni i palermitani conoscono.
E così questa sera (l’1 ottobre) Picone inaugura il suo nuovo ristorante, che lui però preferisce chiamare osteria. E infatti, il nome del locale sarà “L’osteria del Giardino – vini e cucina”. Un nome che, se da un lato richiama il Giardino appunto, dall’altro si ricollega a quello del ristorante di viale Strasburgo che, invece, chiude i battenti.
E Picone spiega il perché si trasferisce e cambia, in qualche modo, la sua offerta gastronomica. “Non appena mi è stato proposto di rilevare il ‘Giardino’ – spiega – ho pensato subito che fosse un’ottima idea. C’è una prima ragione, che è quella del cuore. Perché come tutti i palermitani sono legato a questo posto, che è memoria storica di tutti noi. Dall’altro, mi è sembrata una buona scelta, per la grandezza del locale, per lo spazio esterno e poi anche per le tre griglie e il forno a legna. Questo mi consentirà di allargare l’offerta gastronomica”. Al forno a legna lavorerà un pizzaiolo trentenne, Dario Genova.
Picone assicura che è una scelta vincente. “Proporrà delle pizze – svela Nicola – che richiamano la tradizione napoletana, con farine selezionate e almeno 24 ore di lievitazione. Ma ci saranno le classiche siciliane, come lo sfincione”. In realtà il forno a legna non verrà utilizzato solo per le pizze. Lì dentro prenderanno vita piatti irresistibili come il maialino nero dei Nebrodi e le lasagne alla bolognese.
E se la parola bolognese può sembrare strana in un locale che si candida a rispettare la tradizione siciliana, in realtà non è così. Perché l’uomo che si occuperà della sala e farà gli onori di casa, è un amico di Nicola Picone, Gianni Fenara che ha gestito per 25 anni un locale tutto suo a Bologna, l’Osteria della chiesa. “Adesso è tornato a Palermo – spiega Picone – e porterà un valore aggiunto al locale. Perché si occuperà sì della sala, ma guiderà gli chef nella preparazione di piatti tipici bolognesi, come i classici tortellini o le tagliatelle”.
E anche se l’atmosfera sarà più informale, sarà tutto di altissima qualità, assicura Picone. Così come di alto livello sarà la carta dei vini. E non mancherà neppure una selezione di birre, così come i gourmet erano abituati a gustare in viale Strasburgo. Locale che, invece, sarà rilevato da un ristoratore di Sferracavallo.
Non resta allora che aspettare stasera, l’inaugurazione è fissata per le 20. L’Osteria sarà aperta la sera, ma al più presto, assicura Picone, sarà possibile anche pranzare.
Carla Fernandez