LA SAGRA
Sabato 3 e domenica 4 ottobre a Leonforte (Enna) torna l’appuntamento con la “settembrina”. In programma degustazioni e vendita di prodotti
Menu a base
di pesche
Iniziata quasi per caso, per volere di pochi entusiasti, è diventata nel tempo una manifestazione a ricorrenza annuale che è entrata a buon diritto a far parte del patrimonio turistico-culturale della città di Leonforte (Enna): è la Sagra della Pesca, in programma il 3 e 4 ottobre prossimi.
Nato 28 anni fa, l’evento che ha l’intento di promuovere e valorizzare i prodotti tipici leonfortesi, ed in particolare la pesca tardiva, si è sempre svolto nella cittadina ennese il primo fine settimana di ottobre proponendo una bella esposizione, degustazione e vendita delle pesche a pasta gialla e a pasta bianca della zona, dette settembrine, ottenute grazie alla pratica dell’insacchettamento sulla pianta dei singoli frutti. La coltivazione di questa antica varietà oggi occupa circa 150 ettari in alcuni comuni dell’ennese. La caratteristica peculiare che contraddistingue la peschicoltura a Leonforte è appunto la pratica dell’insacchettamento dei frutti che avviene a partire da giugno. Il sacchetto di carta pergamenata in cui vengono avvolti i frutti ancora sulla pianta protegge le pesche da parassiti e intemperie ed evita l’uso eccessivo di concimi. Dopo l’insacchettamento, le pesche vengono lasciate maturare per tutta l’estate e solo verso la fine di settembre avviene la raccolta. Profumo intenso, colore giallo dorato, polpa croccante e dolce: si presenta così la pesca di Leonforte, un prodotto di nicchia e proprio per questo uno dei presidi Slowfood in Sicilia. Ma anche gli altri prodotti tipici della zona avranno un posto nella sagra: i legumi come le fave larghe, l’olio extravergine delle colline ennesi, le mandorle, le conserve, il miele biologico e i ficodindia. La manifestazione riempirà di certo anche quest’anno la cittadina di centinaia di persone che avranno l’occasione non solo di apprezzare la bellezza del centro storico di Leonforte, con i suoi monumenti seicenteschi di cui l’antico centro è disseminato, ma anche di soffermarsi nei diversi stand per la degustazione della pesca offerta in graziose confezioni e partecipare a diverse iniziative collaterali quali mostre di pittura, spettacoli folkloristici e teatrali.
G. B.