L’INIZIATIVA
La Cia mette insieme produttori, enologi, proprietari di cantine della provincia di Trapani per rilanciare il settore vitivinicolo
L’unione
fa lo sviluppo
Produttori, enologi, rappresentanti di industrie vinicole e di cantine sociali della provincia di Trapani discuteranno allo stesso tavolo sui problemi e sulle prospettive del settore vitivinicolo individuando una strategia condivisa da tutti gli attori della filiera produttiva.
Il “Gruppo d’interesse vitivinicolo” che si è costituito nei giorni scorsi a Marsala a conclusione di una assemblea nel Complesso monumentale S.Pietro, è stato promosso dalla Cia di Trapani e mette insieme le rappresentanze (anche non associate alla Confederazione Italiana Agricoltori) degli interessi che ruotano attorno al mondo della vitivinicoltura.
“Con la costituzione del gruppo d’interesse, la Cia vuole promuovere un rinnovato protagonismo dei produttori, dei tecnici e degli operatori economici per superare le divisioni del passato e individuare più facilmente obiettivi e strumenti condivisi capaci di fornire una reale occasione di sviluppo del settore su cui la politica dovrà per forza di cose convergere”, ha sostenuto a Marsala Carmelo Gurrieri, presidente regionale della Cia.
“Perché le imprese operino con la necessaria incisività e competitività sui mercati – ha dichiarato Giuseppe Aleo, presidente della Cia trapanese – c’è l’esigenza di cambiare marcia e di intervenire per ridare linfa al settore vitivinicolo, che sta attraversando un momento molto difficile e rischia di far piombare in una crisi profonda la parte più debole della filiera vitivinicola, cioè i viticoltori”.
“Ad accentuare le difficoltà delle imprese – ha denunciato il presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi – ci sarà anche l’aumento del costo del lavoro.” “Infatti – ha proseguito – nella legge finanziaria non c’è traccia del rifinanziamento della norma che consente la riduzione del 75 per cento nelle zone montane e del 68 per cento in quelle svantaggiate dei contributi previdenziali a carico delle datori di lavoro agricoli”.
A ottobre il gruppo d’interesse lavorerà a un progetto di sviluppo della vitinicoltura trapanese che verrà presentato alla categoria entro la prima decade di novembre.
Fanno parte del gruppo d’interesse: Eugenio Galfano (presidente Cantina Europa), Filippo Paladino (vicepresidente Cantine Colomba Bianca), Vincenzo Ampola (vicepresidente Cantina Petrosino), Giovanni Palermo (presidente Consorzio di Tutela della Doc di Salaparuta), Leonardo Di Leo (vicepresidente della Cantina Fiumefreddo), Calogero Di Girolamo (presidente Cantina Madonna del Piraino), Nicola Poma, Santo Tigri (Cantina La Vite), Giuseppe Musacchia, Antonino Pensabene (Cantina Valle del Belice), Onofrio Jenna (Azienda viticola “Donne di coppe”), Mario Ferreri (Azienda viticola Ferreri s.r.l.), Paolo Cammarata, Daniele Palazzolo (Azienda viticola), Mario Foraci (Azienda Viticola), Giusy Maltese, Vito Adragna, Francesco Buccellato, Sebastiano Accardi, Sebastiano Vattiata, Giampaolo Forgia e Francesco Mauro.
C.d.G.