IL CONCORSO
L’Associazione cuochi e pasticceri della provincia di Palermo pronta per le Olimpiadi culinarie di Erfurt. In Germania porterà anche una scultura e un quadro di zucchero
Quando il piatto è un’opera d’arte
Piatti belli da vedere e buoni da gustare. Perfezione estetica che trasforma il piatto in una vera e propria opera d’arte. Alle Olimpiadi culinarie che si terranno dal 19 al 22 ottobre ad Erfurt, in Germania, l’Associazione cuochi e pasticceri della provincia di Palermo porterà anche una scultura interamente realizzata in cioccolato ed un quadro ottenuto con zucchero e colori alimentari.
E poi tanti dessert i cui ingredienti base sono i sapori tipici della nostra terra. Come “Il Siciliano”, dessert realizzato con succo di arancia, gelsomino e pistacchio. Piatti che sono stati esposti domenica 12 ottobre a Villa Esperia, a Mondello. Leit-motiv: la danza. «L’arte culinaria è parte integrante di molte trame di balletto», commenta Giuseppe Giuliano, presidente dell’associazione.
Spazio dunque al grande repertorio del balletto classico. Pensiamo al superbo buffet del gran ballo di Cenerentola o alle prelibate pietanze dello chef per il re delle fate Oberon e sua moglie Titania in “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare. «Il culinary team di Palermo, – sottolinea ancora Giuliano – volendo intitolare i vari piatti alle figure femminili dei balletti, in realtà vuole rendere omaggio alle donne di ogni tempo protagoniste assolute dei nostri eventi».
C’è così “Il ventaglio di Kitri” ispirato al balletto Don Chisciotte. Dessert ideato dal professore Angelo Tuttoilmondo e realizzato con alcune modifiche alla ricetta originale del presidente dell’associazione e del pasticcere Giuseppe Guadalupo. In questo dolce si uniscono sapori ed ingredienti siciliani come il torrone, la crema ricotta, le mandorle, i pistacchi di Bronte ed il profumo del mandarino. «Il ventaglio rappresenta ponte ideale che unisce il vecchio e il nuovo continente attraverso il viaggio romantico del protagonista». Cibo e arte dunque. L’esposizione culinaria è stata infatti un’occasione per presentare per la prima volta a Palermo il bronzo “Il satiro danzante”, opera del maestro Domenico Zora ispirato al capolavoro greco. «Ho scelto di onorare l’invito dell’associazione cuochi – ha dichiarato lo special guest dell’evento – perché mi rendo conto che l’arte culinaria solo apparentemente rispetto alle altre arti figurative può sembrare un altro mondo. Il gusto, l’armonia e l’amore per la bellezza affratella tutto ciò che è espressione artistica».
Sandra Pizzurro