L’INDISCREZIONE
Rumors insistenti a una settimana dall’uscita della guida 2011. Bye Bye Blues conquista l’ambito riconoscimento. Un successo per la coppia Tonino Barraco e Patrizia Di Benedetto. Era dal 1995 che il capoluogo siciliano non otteneva questo traguardo
Stella Michelin a Palermo
Ovviamente non c’è conferma. La Michelin non fa filtrare nulla. Ma i rumors sono insistenti, molto insistenti. Bye Bye Blues, il ristorante di Tonino Barraco e Patrizia Di Benedetto (nella foto) tra le ville liberty di Valdesi, a Palermo, conquista la stella Michelin.
E, se davvero l’indiscrezione verrebbe confermata, sarebbe un bel risultato per il capoluogo siciliano che non vede un riconoscimento così prestigioso da ben 15 anni. È infatti dal 1995 che la ristorazione palermitana non vede brillare le stelle attribuite dalla «rossa». Tonino e Patrizia, se davvero così fosse, possono esultare. Un traguardo che è il frutto di un lavoro intenso e costante, forse diremmo talvolta incompreso. La loro offerta, la loro cucina intrisa da tante influenze internazionali, una materia prima indiscutibile, una mano, quella di Patrizia – perché Tonino regge le fila in sala – leggera e collaudata. Sono gli “ingredient” del successo. E per giunta un locale restaurato da poco, più fresco e godibile, un servizio all’altezza del compito pieno di onori e di oneri e una carta dei vini in progressivo miglioramento. Che dire di più? Che con la Michelin per il Bye Bye Blues aumenta la visibilità e pertanto dovrà corrispondere anche un crescente impegno. Il lavoro non è finito, ovviamente.
Per Palermo poi è un bel segno. Dopo 15 anni torna una stella Michelin. Lontanissimi i fasti in cui il Charleston di piazza Ungheria di Carlo Hassan ne aveva conquistato due ed era il 1979, un secolo fa. Ma la notizia di oggi è già qualcosa. Guai a sottovalutare il risultato. Finalmente, potremmo dire, qualcosa si muove. Mentre in provincia ne abbiamo avute anche due di stelle fino a pochi anni fa. Per l’esattezza fino al 2003, grazie al Mulinazzo di Villafrati di Nino Graziano e Sabine Bour; ma tutti oggi sanno che Nino è volato a Mosca e oggi segue alla distanza anche una creatura a Caracas.
In Sicilia poi non dovrebbe cambiare nulla negli altri ristoranti. La provincia di Ragusa resta la food valley dell’Isola, Taormina si difende bene ma Massimo Mantarro, chef del Principe Cerami del San Domenico Palace non avrebbe conquistato, secondo le indiscrezioni, la seconda stella promessa che invece aveva ottenuto l’anno scorso. E diciamo pure che questa storia delle seconde stelle promesse non porta mai quasi mai bene. Ci sono precedenti illustri. Per fare le congratulazioni a Tonino e Patrizia c’è da aspettare fino al 24 novembre, giorno di uscita della guida. Noi siamo ottimisti.
C.d.G.