Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 192 del 18/11/2010

LA NOVITA’/2 Il pesce certificato

18 Novembre 2010
pesce pesce

LA NOVITA’/2

Il pescato dell’Organizzazione produttori di Trapani avrà una tracciabilità ecocompatibile per opera del Rina, registro navale italiano. Oltre alla qualità verrà attestato anche il rispetto dell’ambiente

Il pesce certificato

Il pescato dell’Organizzazione produttori di Trapani sarà certificato dal Rina, il registro navale italiano, e avrà una tracciabilità ecocompatibile.

Diventerà così, fra pochi mesi, la prima organizzazione dei produttori in Italia a fregiarsi del marchio Ecolabel che attesta la qualità, la tracciabilità appunto ed il rispetto dell’ambiente del pescato. E’ stata la Regione, con il Dipartimento pesca, ad avviare un progetto pilota come l’Organizzazione produttori di Trapani in collaborazione con il Rina.
Le organizzazioni di produttori sono costituite da pescatori che si associano liberamente per adottare misure atte a garantire le migliori condizioni di commercializzazione per i loro prodotti. La cooperativa La Tramontana, la Mediterranea Pesca e la Fra Pescatori Sant’Alberto fanno parte di questa organizzazione. “Si tratta di novantotto pescherecci, – spiega il presidente dell’Organizzazione Natale Amoroso – considerando anche che alcune cooperative hanno natanti a Mazara e a Porto Empedocle e si arriva così a centoventitrè, e duecentosessanta unità lavorative, con una produzione pari al quarantasette per cento del totale commercializzato attraverso il mercato ittico di Trapani”.
L’Organizzazione produttori ha infatti ricevuto la concessione per il mercato ittico della città. “In questo modo – conclude Amoroso – abbiamo chiuso la filiera con notevoli risparmi economici e migliorie nell’organizzazione”. Da luglio scorso intanto il Rina si occupa di portare la marineria in regola con le norme europee e in particolare con il regolamento europeo 1224 del 2009. La prima fase comprende l’analisi delle imbarcazioni, la formazione degli operatori e la sicurezza dei lavoratori. Nella fase successiva, a fine anno, si passerà invece alla verifica ed all’attuazione di standard di sostenibilità ittica per poi, a metà del 2011, concludersi con il rilascio del marchio Ecolabel. “La Regione siciliana – spiega la dirigente del Rina, Emma Tomaselli – è stata la prima a manifestare interesse in modo concreto nella realizzazione di questo progetto. In questi ultimi anni sicuramente è aumentata la sensibilità su temi come il sovrasfruttamento degli stock ittici, l’aumento della domanda e la sfrenata concorrenza dei Paesi asiatici. In quest’ottica, l’adeguamento delle marinerie alla norma europea le mette all’avanguardia e permette di avere regimi di ecosostenibilità e qualità elevati”.

Sandra Pizzuro