LA NOVITA’
L’Ue ha deciso di iscrivere nel registro degli alimenti a indicazione geografica protetta i vermicelli cinesi. Anche immersi nell’acqua bollente a lungo non si incollano e non si spezzano per l’elevato contenuto in amido
Ecco
la pasta Doc
made in China
Arriva la prima pasta “Doc” made in China con l’Unione Europea che ha deciso di iscrivere nel registro degli alimenti a indicazione geografica protetta (Igp) la pasta alimentare “Longkou Fen Si” che sarà così tutelata dalle imitazioni sul mercato comunitario.
Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che l’Italia risponde con la presentazione della prima pasta fatta con grano cento per cento italiano del pastificio Ghigi nell’ambito del progetto per una filiera agricola tutta italiana.
La pasta Longkou Fen Si (Igp), nota anche con il nome di vermicelli cinesi (cellophane noodles), è ottenuta – spiega la Coldiretti - con amido secco ricavato da fagiolini verdi e piselli dalla forma di sottili vermicelli di spessore uniforme, morbidi ed elastici, che non si incollano e dal colore bianchi translucido. Sono prodotti in Cina orientale nella penisola di Shandong e la caratteristica principale è che, anche immersi nell’acqua bollente per tempi lunghi, non si incollano e non si spezzano per l’elevato contenuto in amido dei vermicelli dovuto al metodo di lavorazione e alle acque utilizzate. Oltre ai vermicelli – riferisce la Coldiretti – sono in attesa della registrazione europea altri prodotti alimentari cinesi come la mela Shaanxi Ping Guo, il té verde Longjing cha, il pomelo (un tipo di agrume) Guanxi Mi You, il tubero Lixian Ma Shan Yao e l’aceto di riso fermentato Zhenjiang Xiang Cu. “Il riconoscimento comunitario del primo prodotto cinese deve anche significare un impegno per il gigante asiatico a combattere le contraffazioni ed imitazioni dei prodotti alimentari tipici sul proprio territorio”, afferma il presidente della Coldiretti, Sergio Marini.
C.d.G.