Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 138 del 05/11/2009

L’INIZIATIVA Vino e arte sono fratelli

05 Novembre 2009
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L’INIZIATIVA

Sarà presentato al teatro Politeama di Palermo il 27 novembre l’ottava edizione del Calendario dell’azienda vitivinicola campana Di Meo

Vino e arte
sono fratelli

Dal vino all’arte. Giunge alla sua ottava edizione, infatti,  il Calendario Di Meo, oggetto di culto a livello internazionale, nato grazie a Generoso, Erminia e Roberto Di Meo (nella foto), tre fratelli con la passione per il mondo dell’arte, che oggi con la stessa passione portano avanti l’azienda vitivinicola di famiglia.



Il calendario mette a confronto due artisti, padre e figlio, che nell’arco di 50 anni hanno portato a compimento due meravigliose opere d’arte. I soggetti del Calendario Di Meo di quest’anno dal titolo “Due teatri per due Sicilie, i Mancinelli e i loro sipari”, sono Giuseppe e Gustavo Mancinelli con i loro sipari: il sipario del teatro San Carlo di Napoli e il sipario del teatro Politeama di Palermo. Per catturare i dettagli di entrambi i soggetti, sono stati scelti due fotografi d’eccezione: ad Ettore Magno è stato affidato il sipario del Politeama, a Luciano Romano quello del San Carlo. Due grandi scenografi, invece, come art director del progetto: il napoletano Nicola Rubertelli e il palermitano Francesco Zito.
Il calendario sarà presentato venerdì 27 novembre, alle 21, al Teatro Politeama di Palermo. Per l’occasione sarà anche riportato alla luce il sipario storico del Teatro. Dopo New York, Parigi e Milano, quast’anno i fratelli Di Meo hanno scelto Palermo per trasmettere al loro pubblico una nuova particolare suggestione.
L’arte è dunque nelle vene dell’azienda campana Di Meo, avviata nel 1986 da Vittorio e Alessandrina e successivamente portata avanti dai fratelli Erminia, Generoso e Roberto. Cuore dell’ attività è lo splendido casale settecentesco sorto su un casino di caccia dei Caracciolo, Principi di Avellino. L’azienda Di Meo fu una delle prime della Campania a decidere di produrre in proprio ed etichettare invece di conferire semplicemente le uve come allora era uso. Oggi è produttrice di tre grandi vini a Denominazione di origine controllata e garantita dell’Irpinia, gli unici del Mezzogiorno: il Taurasi, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo. Il primo è il rosso più importante della Campania, si ottiene dall’uva aglianico in purezza, gli altri due sono bianchi pregiati ed eleganti, anche in questo caso si tratta solo di vitigni autoctoni.

 

Agata Polizzi