LA NOVITÀ
Film e lezioni di cinema al ristorante. L’iniziativa a Palermo fino alla fine di dicembre: a tavola i prodotti tipici siciliani
Ciak, si mangia!
Un po’ ristorante e un po’ cinema. Un luogo in cui mangiare freschi prodotti coltivati esclusivamente nelle terre isolane e discutere di pellicole e filmografia. È questo Cinematocasa, un ambizioso progetto ideato a Palermo dal direttore responsabile dell’omonima associazione culturale Massimo Di Martino, insieme al sommelier Lorenzo Carandino e lo chef Rosangela Avanzato.
Delle esclusive serate, a cui potranno prendere parte massimo 18 invitati alla volta, dedicate alla cultura del gusto, in cui l’amore per il buon cibo e per il vino si unisce a quello per la raffinata arte cinematografica. “Si tratta di un esperimento atipico – spiega Massimo Di Martino – perché non siamo né un ristorante né un cinema. Offriamo un menù fisso ma assicuriamo la qualità dei prodotti e la cena che proponiamo viene interrotta ad ogni portata per assistere a lezioni di cinema o prendere parte alla visione di un film”.
Un momento di incontro e confronto, dunque, che si consuma proprio di fronte ad una tavola, tre per meglio dire, ognuna delle quali imbandita con piatti e stoviglie per sei persone e all’insegna del rosso. Ma la vera novità di questa singolare iniziativa, che si terrà ogni sera fino alla fine di dicembre in via Maqueda 129, è il “Km0”: la scelta di fare della buona cucina siciliana utilizzando prodotti tipici ed esclusivi dell’isola, abbattendo ogni distanza, ogni chilometro appunto, e rimanendo all’interno dei confini territoriali siciliani: “Quello che portiamo in tavola – sottolinea Lorenzo Carandino – sono prodotti della nostra terra. Cerchiamo di variare l’offerta proponendo piatti e cibi sempre nuovi, scelti personalmente con cura nelle diverse zone delle provincie. Alla base del nostro lavoro, prima di servire una pietanza, c’è un’attività di ricerca, nel tentativo di accertarsi sempre della produzione e del gusto di ogni preciso alimento, oltre che per provare a rivisitarlo da una prospettiva personale”.
Nelle serate di Cinematocasa, dunque, sulla tavola arrivano formaggi come il caprino di capre girgentane, il primo sale al peperoncino e il primintio dei Monti Sicani, mentre tra i salumi la scelta varia dal lardo pancettato al salame del porco nero dei Nebrodi. Il tutto accompagnato da pane casereccio, come quello nero di Castelvetrano. La pasta può essere con le sarde così come con il broccolo e tra i secondi anche la ricotta fritta con uova e i giri selvatici (raccolti in campagna) in aglio e pomodoro. Dulcis in fundo il vino, nella maggior parte dei casi non imbottigliato, come il rosso al 60% Merlot e 40% Nero d’Avola. “Tra i piatti preferiti – conclude Carandino – gli sfilati di stracciatella al cucchiaio, una sorta di burrata, e la tuma persa proposta con gelatine di vino o frutta”.
Paola Pizzo