Cinque etichette per non sbagliare
Capofaro ’07 – Tasca d’Almerita
Giallo paglierino carico con riflessi oro. Al naso ha intensità aromatica piena, frutti canditi, mughetto e leggero sentore di pepe nero e citronella. In bocca esprime equilibrio tra dolcezza e acidità. E’ piacevolmente fresco, con un’ottima sapidità che evidenzia un intenso rapporto col mare. Finale agrumato di lunga persistenza.
Hierà ’06 – Azienda Carlo Hauner
Questo vino di Vulcano è ottenuto da un blend di alicante, nocera e nero d’Avola. È fruttato, minerale, elegante, con lievi note di sandalo e balsamiche. In bocca evidenzia una trama fine ed un’acidità ben dosata con un corpo misurato. La cantina, la notizia è di pochi giorni fa, sarà distribuita dalla rete vendita di Carlo Pellegrino, una azienda di Marsala.
Doc Zibibbo di Pantelleria, Nikà ’06 – Case di Pietra
Vino dal carattere spiccato e deciso. È di colore giallo paglierino con riflessi verdi. Ampio e ricco l’aroma dai caratteri floreali e intensamente fruttati. Gelsomino, lavanda, mimose, ginestre, pesca bianca, nespole e potremmo continuare a lungo. In bocca è composto e intenso al contempo, mai stucchevole. Il finale appena amaro è piacevole e lungo.
Criccio ’99 – Salvatore Murana
Rosso granato leggermente opaco. Il vino non è filtrato e presenta un leggero sedimento sulla bottiglia. Naso evoluto. Profumi balsamici di rosmarino e salvia spazzano i pochi aromi fruttati e varietali rimasti. In bocca, per quanto dimostri qualche ruga, è ancora nervoso e tagliente. La sapidità accresce la sensibilità del degustatore e sottolinea ogni sfumatura gustativa.
Pietranera ’07 – Marco De Bartoli
Il colore è giallo paglierino con riflessi verdi. Naso ricco di profumi in un vortice crescente di minuto in minuto. Tra i riconoscimenti, pesca, nespole, limone candito, menta e fiori di zagara. In bocca è di estrema pulizia e di forte mineralità. La vibrante acidità lo rende un vino di grande beva.