“Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone! Io me te magno, ahmm!”. La famosa gag di Alberto Sordi nel film ”Un americano a Roma” potrebbe essere presa come slogan del ‘Pastatrend’,
il salone dedicato all’alimento italiano per eccellenza, simbolo della dieta mediterranea, inaugurato alla Fiera di Bologna: ”I nostri ragazzi sono i piu’ obesi del mondo, stanno peggio persino degli americani”, sostiene Paolo De Castro, presidente della commissione agricoltura della Ue. Esposti negli stand vari tipi di pasta: fatta a mano, fresca o all’uovo, sotto vuoto, biologica e persino ecologica, di pasta e’ ormai difficile immaginare qualcosa che non sia gia’ stato sperimentato. Nell’anno del 150/o dell’Unita’ d’Italia festeggiare la pasta significa anche celebrare un primato del nostro paese: ”Un sondaggio l’ha incoronata come il simbolo che ci unisce di piu’, stracciando pane, vino e persino la Ferrari”, ha ricordato De Castro. Un’eccellenza famosa in tutto il mondo che, nonostante i successi, continua a innovarsi. Con un effetto immediato, perche’, ha proseguito l’ex ministro, ”quando aumentano i consumi di pasta nel mondo, automaticamente aumentano le esportazioni italiane del settore”. Al taglio del nastro, al fianco di Valeria Marini, c’era anche Giovanni Rana: ”Non credevo in un evento cosi’, invece mi sono reso conto che a noi pastai quello che serve e’ una fiera tutta nostra”. Sono 200 gli espositori della seconda edizione di ‘Pastatrend’ che punta a toccare i 30 mila visitatori (rimarra’ aperta fino a martedi’). Sempre piu’ massiccia la presenza di operatori stranieri, anche da Cina e paesi arabi, sorpresi dall’accostamento delle piu’ recenti macchine industriali al fianco di vecchi strumenti indispensabili per mantenere il sapore della tradizione. Il nuovo trend, pero’, punta sul biologico: sono piu’ di 1.000 le aziende italiane che producono grano duro garantito dall’Icea, il piu’ grande ente di certificazione biologica. Un boom confermato dal +15% di crescita dei consumatori che preferiscono una filiera al 100% naturale e italiana. In Sardegna la ‘Tanda&Spada’ ha messo i propri gnocchetti e fregole tipiche, rigorosamente bio, sotto vuoto: ”Stanno in un bicchiere di vetro e per cuocerle basta aggiungere un po’ di acqua calda”. E poi il bicchiere rimane in omaggio al cliente. C’era esposta anche l’ultracentenaria pasta Rummo di Benevento che ha brevettato la propria ‘lenta lavorazione’, che ha avuto il riconoscimento di Legambiente.
Elena Mancuso