IL PERSONAGGIO
Nuova esperienza lavorativa per lo chef siciliano. Da pochi mesi è chef manager di un nuovissimo locale a Viterbo
Al convivium
di Carmelo Chiaramonte
di Gianna Bozzali
Se qualcuno si dovesse chiedere che fine abbia fatto il grande chef Carmelo Chiaramonte, in quale parte del mondo egli adesso sia, ecco la risposta: è a Viterbo.
Eh sì, ne sta facendo di strada il nostro amico, non nel senso che stia diventando ancora più bravo professionalmente, perché è risaputo … la critica gastronomica ne parla benissimo, ma come chilometri maturati nella sua lunga carriera di chef, designer gastronomico, scrittore, autore televisivo. Del resto che “cuciniere errante” sarebbe! Da Modica, città natia, a Siracusa e Catania. Poi la Liguria, il Veneto, l’estero e adesso …Viterbo, dove lavora come chef manager presso il “Convivium”, un ristorante, caffetteria e american bar sito in una delle piazze più antiche d’Italia, dove ogni momento della giornata non è mai lo stesso. Di giorno il locale è aperto per il caffè del mattino, continua poi con la ristorazione dell’ora di pranzo (sia buffet che ristorante) fino alla pausa pomeridiana. Al calar del sole si dà spazio ai sapori e agli ingredienti tradizionali visti in chiave moderna, con abbinamenti delle migliori cantine italiane e non. “Per raggiungere il contatto con questa realtà – ci racconta Carmelo – ho ricevuto una segnalazione dello scrittore Pietrangelo Buttafuoco, che rimane tra i migliori gourmet italiani e che è rimasto molto affezionato alla mia idea di cucina mediterranea. E’ un luogo giovane, fresco. Pieno di quadri e libri, vini e cibo. Offre con affetto una cucina leggera, a chilometro zero e vini del territorio. Più che un ristorante io lo definisco Bistrot. Un locale, cioè, dove vieni a bere un caffè o un bicchiere di vino italiano, piuttosto cha mangiare un piatto importante o bere un aperitivo. Gli alimenti freschi sono tutti locali, dell’alto Lazio. I vini vengono scelti dal territorio appenninico con una particolare attenzione verso quelle aziende che propongono vini naturali”. Carmelo in tutti questi anni ha maturato varie esperienze, ma in lui vi è una formazione gastronomica molto radicata alla sua terra d’origine. “A tutti coloro che vengono al Convivium – ci spiega – vorrei trasmettere la bellezza del conviviale mediterraneo. Ogni mese preparo un programma di eventi di cultura e di piacere materiale. Vengono qui scrittori, musicisti, produttori artigiani e vignaioli, uomini e donne, a raccontare le loro storie con un libro, una bottiglia un salume. In questo mio lavoro sono coadiuvato dalla proprietaria, Stefania Morasca, ideatrice del progetto, e da due ragazzi che mi seguono in cucina”. Ovviamente un pizzico di Sicilia insaporisce sempre le sue proposte culinarie. “Ho già messo in carta alcuni vini siculi, come certi prodotti tipici della Sicilia orientale sugli scaffali dell’enoteca (capperi, origano, cioccolato modicano, pomodori secchi…). Non manca – prosegue- lo stile della cucina mediterranea ma vi assicuro che i prodotti della Tuscia, specialmente le erbe di campo, i frutti e i prodotti di norcineria, sono davvero esaltanti. E molti non sanno che Viterbo è uno tra i più grandi centri di smistamento di pesce in Italia, quindi il buon pesce non manca”. Il prossimo evento, che lo sta vedendo impegnato nelle vesti di direttore artistico al Convivium Viterbo, è previsto per domenica 27 marzo alle 18 per la presentazione del manuale del bere sano “Vini Naturali d’Italia” di Giovanni Bietti, premio “Best wine guide of the world 2011” del Gourmand International Cookbook Awards di Parigi. Previste degustazioni di vini naturali in abbinamenti gastronomici firmati ovviamente da Carmelo Chiaramonte.