ASSAGGI E PERSONAGGI
E’ una tipologia di vino snobbata. Attenti, perché alcune etichette sono sorprendenti. Come quella di Ceci dalla spuma mai esagerata ma…
Il Lambrusco
dell’azienda Ariola
Marcello Ceci e le sue bottiglie
di Luca Gardini
Bisogna salvaguardare e valorizzare il lambrusco, soprattutto adesso. Siamo in un periodo in cui questa tipologia di vino è snobbata.
Ma il lambrusco è un vino unico nel suo genere e nel suo stile. Può essere più o meno carico, più o meno persistente, ma è un vino che fa parte della tradizione vitivinicola italiana e dell’Emilia in particolare, la zona dove si produce. Per fortuna c’è chi come Marcello Ceci, a mio avviso, non solo produce lambrusco ma lo fa con tutto quel rispetto e quell’amore rispecchiando perfettamente i sapori della tradizione e del territorio. Quando lo conobbi mi raccontò: “Ho imparato a fare il lambrusco da mio nonno. Lui diceva: ‘un buon lambrusco deve essere dolce ma non troppo, dolciastro e di bassa gradazione alcolica’”.
Ed il lambrusco dell’azienda Ariola è di una qualità eccellente. I suoi vigneti si estendono sulle colline che si affacciano sulla pianura padana fra i duecento ed i trecento metri sul livello del mare. Siamo infatti in provincia di Parma, a Calicella di Pilastro per la precisione.
Una foto aerea dell’azienda
Qui Marcello, assieme al suo socio, mandano avanti la loro cantina con tanta umiltà alla quale fa da contraltare tanta determinazione. E’ la compattezza a distinguere il loro lambrusco prima di tutto. E poi quel colore tra il viola ed il porpora, la sua effervescenza moderata, quella spuma non esagerata ma elegante. All’odorato è un tripudio di fiori e frutti, dalle ciliegie sino ad arrivare alla maggiorana ed alla menta. L’elevata mineralità e ruvidità lo rendono infine ancora più piacevole al palato. Il lambrusco di Ceci si presta così benissimo come aperitivo, oppure lo si può utilizzare per accompagnare dei salumi o dei primi di pesce. Insomma è un lambrusco molto versatile e nemmeno troppo costoso. Il prezzo di una bottiglia si aggira tra i venti ed i venticinque euro. Un consiglio? Per assaporarlo al meglio, e coglierne dunque tutte le sfumature, la temperatura ottimale sarebbe dieci gradi. Provatelo.