L’ANTEPRIMA
L’ultima creatura dell’azienda siciliana è un Carricante prodotto sull’Etna, nato da una sperimentazione che dura da 9 anni. Santi Planeta racconta le sue caratteristiche
Bianco Planeta
L’ultimo prodotto della scuderia Planeta è un Carricante prodotto sull’Etna, un vino nato da un progetto di sperimentazione che dura da circa 9 anni e che presto sarà in commercio. Santi Planeta ne racconta le caratteristiche principali. Si potrà degustare in anteprima assoluta il 5 marzo a Sorsi dell’Etna.
Perché un Carricante?
“Questo vino rappresenta un progetto nato nel 2001 per creare un vino bianco di grande invecchiamento ma senza legno. Dopo circa 9 anni siamo giunti ad imbottigliarlo”.
Dove si trovano i vigneti?
“Sono situati nella contrada di Sciara Nuova”.
Età media?
“Cinque anni”.
Quanti ettari?
“Circa 7, ma siamo in procinto di piantarne degli altri a Monte la Guardia”.
Quante bottiglie produrrete?
“Seimila per adesso”.
Quanto costerà al pubblico?
“Non lo abbiamo deciso ancora anche perché sarà sul mercato a fine anno”.
E’ in purezza?
“Per quest’anno sì, ma già dall’anno prossimo vorremmo cominciare ad unire una piccola percentuale di Riesling che abbiamo piantato nello stesso vigneto”.
Perché è buono questo vino?
“Come tutti i Carricante ha un carattere un po’ austero rispetto ad altre uve siciliane. Ma è un vino interessante per la sua mineralità ed un’acidità sostenuta”.
Come viene affinato?
“Il nostro Carricante non fa legno perché ciò che ci auguriamo è che possa crescere in bottiglia e che possa durare per un paio d’anni almeno”.
Come mai lo presentate in anteprima a Sorsi dell’Etna?
“Ci è stato chiesto e non ci siamo tirati indietro, anche se necessita di un po’ più di stabilizzazione in bottiglia. Speriamo che il pubblico degli amanti dell’Etna lo gradisca lo stesso”.
Laura Di Trapani