IL FORUM
Il dibattito a Palermo organizzato da Cronache di Gusto. Un’indagine tra i produttori: 4 su 10 hanno ridotto gli investimenti. Penalizzati marketing e comunicazione
Confronto
anti-crisi
Il mondo del vino è in crisi e lo sanno bene i produttori siciliani che, rispondendo all’indagine condotta da Cronache di Gusto, diventano il simbolo di una categoria che per venir fuori dalla recessione ce la mette tutta. Su 114 intervistati è stato ben il 41,3% a dichiarare di aver contratto gli investimenti per il 2009, mentre il 14% ha scelto di abbattere i prezzi.
Non manca chi, il 10,7%, ha deciso di diminuire il numero delle bottiglie da produrre e l’8,7% ha invece preferito ridurre il numero dei propri lavoratori, sempre nel tentativo di rientrare con le spese di un anno tutt’altro che facile.
Dei risultati della ricerca condotta da Cronache di Gusto per verificare il reale stato dell’enologia siciliana, dei suoi produttori e delle sue aziende, si è anche discusso martedì 2 marzo in occasione del forum “Aspettando Verona: come sta il vino del Sud Italia?”, organizzato nei locali di Villa Malfitano a Palermo.
Tra i dati rilevati dalla somministrazione dei questionari ai produttori vitivinicoli dell’Isola, è risultato che si investe di più nelle zone di Messina e Catania ma, mentre nel settore tecnologico si impiegano maggiori quantità di denaro, è quello della comunicazione e marketing ad essere il più penalizzato. Il 44,7% degli intervistati ha dichiarato di impiegarvi dall’1 al 5% del fatturato complessivo, mentre il 28,1% dal 6 al 10%. L’aumento della spesa è inversamente proporzionale al numero delle aziende che investe: se, infatti, il 12,3% ha impiegato capitali compresi tra l’11 e il 15%, l’11,4% dei produttori ha superato il 15% del fatturato complessivo e soltanto l’1,8% non ha investito nulla nelle pubbliche relazioni.
Si spacca il fronte dei produttori sulla scelta di introdurre o no la Doc Sicilia, possibilità paventata per il prossimo mese di giugno: mentre il 54,4% degli intervistati la giudica una manovra utile, è il 33,4% ad opporsi alla sua realizzazione.
Infine, un’ultima domanda posta è quella relativa alla proiezione per i prossimi anni. Il 48,2% di chi ha risposto al questionario redatto da Cronache di Gusto si è dichiarato ottimista sul futuro del vino siciliano: se, infatti, per il 37,7% è da ritenersi abbastanza positivo, per il 10,5% è addirittura molto positivo. Sono, invece, poco positivi gli anni che verranno per il 36% degli intervistati, mentre per il 2,6% non lo sono per nulla.
Paola Pizzo