LA PROPOSTA
L’appello della Coldiretti: si faccia una legge per favorire la vendita diretta dei prodotti agroalimentari siciliani nei ristoranti e nei “farmer market”
Chilometri zero,
primo passo
Una proposta di legge per favorire la commercializzazione dei prodotti siciliani ed accorciare la filiera agroalimentare. A lanciarla è la Coldiretti Sicilia venendo incontro ad un settore, quello agricolo appunto, che in questo particolare periodo di crisi potrebbe veder crescere le sue difficoltà.
«L’agricoltore – ha detto il presidente regionale della Coldiretti, Alfredo Mulè, durante la tavola rotonda tenutasi nella sala gialla di Palazzo dei Normanni – riesce stentatamente a coprire i gravi costi di produzione ed i pesanti oneri sociali. Dall’altra parte il consumatore continua ad essere alle prese con prezzi alle stelle».
“Un passo verso chilometri zero” è lo slogan. Una proposta di legge che dunque va incontro sia al produttore che al consumatore. E che dall’Ars promettono di accelerarne l’approvazione. «Sicuramente cercheremo di agevolare l’iter legislativo – ha detto il presidente dell’assemblea regionale, Francesco Cascio -. Si parla di vantaggi in termini di utili per i produttori e vantaggi in termini di risparmio per i consumatori». Ma la proposta punta l’accento anche su un altro fattore, ovvero quello della valorizzazione dei prodotti locali in un’ottica che rientra in quella del turismo enogastronomico. Diventerebbe così obbligatorio per i gestori dei servizi di ristorazione pubblica l’utilizzo di prodotti agricoli regionali almeno per il cinquanta per cento ed il divieto di Ogm. Così come invece per la grande distribuzione l’obbligo di commercializzarli «in misura non inferiore al dieci per cento». I Comuni inoltre devono destinare aree, i cosiddetti “farmer markets”, per la vendita diretta. Alla tavola rotonda, a cui sono stati invitati tutti i sindaci e i presidenti delle Province regionali della Sicilia, hanno partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via, il presidente della commissione Attività produttive, Salvino Caputo ed il professore di Economia e politica agraria dell’Università di Messina, Maurizio Lanfranchi.
Sandra Pizzurro