Banca Nuova:
“Il nostro impegno per il vino”
Produrre un ottimo vino non basta. Ogni azienda vitivinicola lo sa, quando percorre la strada dalla terra alla bottiglia, fino allo scaffale. Oltre alla cultura, la scienza e la tradizione, l’economia gioca un ruolo fondamentale. Ecco forse perché a “Sicilia en Primeur”, la manifestazione internazionale organizzata da Assovini Sicilia dal 5 al 9 marzo a Trapani e Marsala, il ruolo degli sponsor non è stato solo quello di contribuire alla realizzazione dell’evento con l’apporto finanziario ma, soprattutto, sottolineare l’importanza del fare squadra e di elaborare una strategia comune tra diversi enti, pubblici e privati, verso lo sviluppo economico e sociale siciliano.
Abbiamo chiesto allora a Marino Breganze, presidente di Banca Nuova, perché un istituto di credito decida di avvicinarsi al mondo del vino, confermandosi main sponsor dell’evento, in linea con le quattro edizioni precedenti di “Sicilia en Primeur”.
“Noi abbiamo inteso contribuire a fare di questa manifestazione il simbolo delle straordinarie qualità presenti nel sistema agroindustriale siciliano e, ad un tempo, il traino per tutto il settore in una prospettiva di internazionalizzazione della Sicilia – dice Breganze -. Per tale ragione siamo molto soddisfatti della forte presenza della stampa internazionale che si è concentrata in provincia di Trapani, scelta come sede della quinta edizione”.
Dal suo punto di vista, come sta il vino siciliano, oggi?
“La globalizzazione distrugge le aziende marginali ma crea anche grandi opportunità. Noi siamo convinti che in Sicilia vi sono alcuni settori con grandi prospettive di sviluppo in un’ottica globale come l’agroalimentare di qualità, il turismo e la produzione di energia da fonti rinnovabili. E tutte e tre sono sinergicamente legati, nella loro crescita, alla salvaguardia dell’ambiente”.
Ci spieghi meglio.
“Basti pensare che oggi il fatturato delle aziende agroalimentari siciliane con un bilancio censito è un quinto di quello delle aziende venete, le presenze turistiche in Sicilia sono appena il 3% di quelle nazionali e la produzione di energia fotovoltaica è poco più di un terzo della produzione del Trentino Alto Adige, nonostante la Sicilia sia la zona ideale per la produzione di energia solare, in quanto l’efficienza produttiva è massima se paragonata alle altre regioni europee. La forte sponsorizzazione di Sicilia en Primeur sta in questa vision”.
Dunque il segreto sarebbe far diventare i prodotti eccellenti come biglietti da visita della nostra terra, strumenti di attrattiva, traino e di richiamo, con una visione di filiera che coinvolga tutti gli attori di un comparto significativamente rilevante per l’economia regionale. Quali idee per il futuro, allora, su eventi di respiro internazionale come “Sicilia en Primeur”?
“Vogliamo contribuire a farne la settimana del grande richiamo turistico-eno-gastronomico della primavera siciliana sulla falsariga di “Slow food” con il salone del gusto a Torino o, con riferimento alla Sicilia, di “Eurochocolate” con la settimana del cioccolato a Modica”.
Antonella Giovinco