DIARIO GOLOSO
Albereta e il Relaisfranciacorta, strutture tipiche, ma anche perfette per soddisfare le esigenze dei turisti. Due alberghi che uniscono tradizione e modernità con comodità e benessere, assaporando il clima della nuova patria delle bollicine
Franciacorta,
star bene è di casa
Buon cibo, buon vino, ma non solo. La Franciacorta ha avviato una serie di iniziative per rendere speciale il soggiorno in quella terra lombarda compresa tra Brescia e il Lago d’Iseo. Non a caso, la strada del Franciacorta ha promosso un progetto di indagine sull’accoglienza riservata ai turisti, coinvolgendo tutte le aziende del territorio.
Ecco, dunque, che oltre a ristoranti, locande ed enoteche dove è facile gustare le delizie della zona, anche gli alberghi hanno un ruolo importante in Franciacorta.
Nel nostro viaggio, giunto alla sua seconda e ultima puntata, ne proponiamo due: l’Albereta e il Relaisfranciacorta, strutture tipiche, ma anche buone a soddisfare le esigenze dei turisti, stranieri soprattutto. Due alberghi che uniscono tradizione e modernità, ma anche comodità e benessere e dove poter assaporare il clima della Franciacorta, un’atmosfera che associa buoni sapori a bellezze monumentali e paesaggistiche. Insomma, è uno scenario che poi si traduce in una vacanza all’insegna della tranquillità.
E se di benessere si parla, è soprattutto l’Albereta a proporre un soggiorno dedicato alla rinascita del proprio corpo. La struttura, un tempo dimora padronale, si trova sulla collina Bellavista, nel cuore della Franciacorta. Comprende cinque edifici e 57 camere tutte diverse (tra queste 9 suite e 11 junior suite). Non appena si entra si nota subito il clima che regna nell’Albereta: atmosfera tranquilla e discreta e desiderio di benessere. La Spa è uno dei suoi punti di forza. Sauna, bagno turco, vasca kneip, idroterapia sono i servizi offerti. In ogni caso è l’acqua a trionfare, assieme ad una luce discreta che induce al relax. Non è, dunque, un caso se lo spazio benessere creato dalla famiglia Moretti, susciti l’attenzione costante dei media. Per non parlare della sala biliardo, la sala scacchi, la sala lettura, la library bar, il salone delle feste, che contribuiscono a costruire un ambiente di serenità.
Ma l’Albereta non è solo relax. Basta citare un nome: Gualtiero Marchesi. Per l’albergo, la scelta di puntare sul grande chef, col suo ristorante all’interno dell’albergo e i suoi diciotto cuochi, è stata senz’altro vincente. La cucina, dunque, oltre che il benessere sono elementi fondamentali che hanno contribuito a diffondere in tutta Europa il nome dell’Albereta. E l’elenco dei riconoscimenti è lungo. Su tutti quello ottenuto nel 1997 dalla guida americana Andrew Harper’s Hideway Report che ha assegnato all’Albereta il “Grand Award” come migliore resort insieme ad altri quattro in Europa. Provare per credere, dunque, anche se i costi non sono molto accessibili e destinati a tutte le tasche.
Un ambiente più “domestico” e discreto al tempo stesso, ma anche costi più accessibili nonostante i comfort, è possibile trovarli, invece al Relaisfranciacorta a Colombaro di Corte Franca, in provincia di Brescia. Qui si respira comunque aria di Franciacorta e di tranquillità. La struttura è una cascina del 1670 totalmente ristrutturata e trasformata in hotel di charme al centro di un’area a prato e ulivi. La natura si accoppia all’edilizia in un matrimonio perfetto. L’albergo può vantare 44 ampie camere (20 di queste hanno anche il balcone con una magnifica vista sulle Prealpi e sul lago d’Iseo) , 2 juniorsuite con bagni in marmo, 2 suites composte da camera matrimoniale e salotto al pianto terra, 2 camere per disabili, internet point, una piccola palestra a disposizione di tutti gli ospiti e due sale congressi. All’ingresso c’è anche un ampio parcheggio che domina lo scenario una volta arrivati. Anche qui un ristorante d’avanguardia come la Colombara, che offre i sapori della Franciacorta e può ospitare fino a 100 persone con salette private e 400 nelle due sale per i banchetti.
Gaetano La Mantia
(2. fine)