LA NOVITÀ
Da tre ettari mille bottiglie. Si chiama Alma Noctis.
“E poi c’è pure la mousse…”
Il passito di Ferro
Il noto direttore d’orchestra diventa produttore
di vino sull’isola di Pantelleria
Dal podio ai vigneti di Pantelleria. Dalla bacchetta al bicchiere di passito.
Per Gabriele Ferro, palermitano direttore d’orchestra tra i più noti, anche il vino è musica a suo modo. È per questo che ha deciso di produrre un Passito di Pantelleria dalle sue terre pantesche. Una passione sbocciata per caso da qualche anno che ora travalica il confine dell’hobby per diventare anche una piccola, piccolissima, scommessa imprenditoriale.
«Ho iniziato con la vendemmia 2004 a produrre le prime 500 bottiglie, vino che abbiamo bevuto con gli amici. È venuto bene, ci stiamo riprovando. L’anno dopo le bottiglie sono diventate mille. Le stiamo etichettando. Tra qualche giorno le metteremo in vendita». Il vino si chiama «Alma Noctis», a dare una mano al maestro Ferro un produttore pantesco di fama come Salvatore Murana, (il suo «Creato» del ’76 è uno dei vini dolci più buoni mai prodotti in Italia). L’uva arriva dai tre ettari vitati in contrada La Serraglia, da lì il nome dell’azienda, «Serralh», in arabo.
«Cinque anni fa ho comprato il dammuso, mi sono ritrovato tanta terra attorno, era un peccato non sfruttarla», dice il direttore d’orchestra. Non contento, oltre al moscato e a un eccellente origano il maestro ha prodotto anche una mousse. «Sono riuscito a raddensare la polpa dello zibibbo, non ho aggiunto nulla. È venuta fuori una crema, buonissima, ottima con i formaggi piccanti o saporiti come il gorgonzola. Sarà in vendita anche questa, magari da qualche gastronomo che l’avrà in esclusiva».
R.C.