IL RICONOSCIMENTO
Il Semifreddo Mulinazzo dello chef siciliano è il miglior ristorante di Mosca e il novantaquattresimo nel mondo secondo la rivista britannica Restaurant Magazine. “Qui la cucina siciliana è molto amata”
Graziano,
zar in cucina
La Sicilia conquista Mosca. Nino Graziano, due stelle Michelin, è l’eroe che a distanza di cinque anni dall’apertura del ristorante Semifreddo Mulinazzo nel 2010 ha conquistato il titolo di Miglior ristorante di Mosca e si è piazzato novantaquattresimo all’interno della classifica della rivista specializzata britannica Restaurant Magazine che con San Pellegrino, ogni anno pubblica una graduatoria dei primi ristoranti del mondo sulla base delle valutazioni di 800 esperti internazionali di gastronomia.
“Il premio di Miglior ristorante moscovita – ha commentato lo stesso chef Graziano – credo mi abbia entusiasmato ed emozionato più della prima stella Michelin. L’idea di andare a Mosca ed affrontare tutte le diffoltà che questa scelta comportava, in primis la barriera della lingua, è stata una scelta maturata dopo un anno di riflessione. I traguardi di questi mesi fanno onore oltre che a me anche alla mia famiglia”. Una scelta comunque che si è rivelata vincente considerati i riconoscimenti ottenuti da Graziano negli ultimi mesi.
“Il segreto dell’eccellenza – spiega – è quello di fare un piatto al top per una clientela top. La cucina siciliana e italiana a Mosca ha trovato un gradimento altissimo ed inaspettato soprattuto nelle frange più alte della società. Il grande impegno, però, non è tanto nel confezionare i piatti quanto, invece, nel reperimento delle materie prime”. Due volte a settimana, ad esempio, al ristorante Semifreddo arrivano via aerea le forniture di pesce (dallo spada, al tonno fino alle triglie) tramite una società tunisina. “Purtroppo – ha dichiarato Graziano – non esiste una ditta siciliana capace di esportare a Mosca”. Nascono così il Timbaletto con triglie e finocchetto, il gettonatissimo calameretto con carciofi siciliani, o gli scampi con caponata scomposta. L’obiettivo è quello di concentrare tutto il sapore del mar Mediterraneo in un piatto. Dopo aver aperto a gennaio un altro ristorante Mulinaccio a Caracas non si arrestano i progetti dello chef che ha già firmato un contratto per l’apertura di un secondo ristorante moscovita chiamato proprio “Nino Graziano”.
Piera Zagone