L’INCHIESTA
Cibi sani, qualche privazione ma anche movimento fisico per superare la temuta “prova costume”. L’esperto: “Basta una camminata di mezz’ora al giorno”
Mangiar bene
per sentirsi in forma
Stare a dieta può diventare uno status. Lo è per molti. C’è chi alla linea tiene in tutto l’anno e chi si affretta soltanto le ultime settimane prima che arrivi l’estate e toccherà a tutti sottoporsi alla “prova costume”.
Le statistiche dicono che Il 50 per cento degli italiani si sente in sovrappeso e nella maggior parte dei casi sono convinti di mangiar sano e in modo equilibrato, contrariamente a quanto ritengono gli esperti, preoccupati da una obesità sempre più evidente. I “vizi di gola” più frequenti? Piccoli pasti e frequenti nel corso della giornata per le donne, spuntini post-cena per gli uomini. A dire il vero chi vive in Italia sta meglio di come si sente, basta dare ancora un’occhiata ai numeri: in “peso forma” si sente solo il 43 per cento ma in realtà lo è oltre il 62 per cento. Una percezione errata che porta oltre un terzo degli italiani (ovvero il 34 per cento) a dichiarare di aver seguito nella vita almeno una dieta, più attente alla linea. Ed esiste anche un identikit del perfetto seguace delle diete: si tratta di donne, tra i 35 e i 54 anni e che abita in una grande città.
Mangiar bene e sentirsi in forma, però, non è l’unico obiettivo. Per chi si occupa di gusto la cosa più importante è “come” si resta in forma. Ovvero fino a che punto è necessario privarsi a tavola per non avere guai con la cintura dei pantaloni e, in ultima analisi, con la salute? “È possibile – dice Andrea Strata, docente di Nutrizione clinica all’università di Parma e dietologo personale di Luciano Pavarotti -, altroché. Basta scegliere intelligentemente i cibi di cui disponiamo. Credo sia sbagliato ricorrere a diete drastiche e punitive. La dieta rappresenta un controllo mentre le diete drastiche sono sempre dannose. Potrebbe essere banale, ma lo slogan da seguire è: mangiare di tutto un po’”. Non bisogna neppure privarsi degli spaghetti: “Settanta grammi di pasta – continua l’esperto – bastano, magari se alternati ad un minestrone di verdure. Eliminare, ma non completamente, i dolci. No al gelato tutti i giorni, ma un paio di volte la settimana va bene”.
Chi non teme la prova costume ma sta molto attento a ciò che mangia è Enzo Vizzari, il direttore delle guide dell’Espresso: “A differenza di ciò che si può pensare – dice – non è vero che non mi privo mai a tavola. Anzi, mi contengo tutto l’anno, dodici mesi l’anno. L’estate non è diversa. Tranne per il fatto che in luglio, quando non vado in giro per recensire ristoranti, cerco di contenermi ancora di più”. E la prova costume di Enzo Vizzari? “Sono decenni che non mi pongo più quel problema. Non solo per una questione estetica ma perché col nostro lavoro bisogna stare attenti ma sono anche un inguaribile goloso”.
In ogni caso un’alimentazione potrebbe non bastare: “Soprattutto adesso che siamo in vista dell’estate – aggiunge Strata – altrettanto importante è l’attività fisica. È impensabile ottenere risultati soddisfacenti se non si segue di pari passo, accanto a un regime alimentare, un aumento del moto. Non è necessaria un’attività troppo faticosa e stressante, basterebbe camminare a piedi, a passo svelto, come se dovessimo andare a prendere il treno in ritardo, almeno mezz’ora ma tutti i giorni della settimana, non per forza di seguito: un quarto d’ora e mai dopo aver mangiato”.
Insomma, in marcia.
Marco Volpe