LA TRASFERTA
Quattrocento visitatori alla prima edizione di “Non solo nero”. In mostra per due giorni nella capitale i prodotti della Valle dei Templi
I vini agrigentini
conquistano Roma
Boom di visitatori alla prima edizione di “Non solo Nero – Nero d’Avola e altri viaggi nella Valle dei templi”. Quattrocento appassionati, infatti, hanno partecipato il 10 e l’11 maggio, a Roma, alla manifestazione, ospitata all’interno del St. Regis Grand.
Ad organizzare l’evento è stato il Consiglio interprofessionale vini Doc e Igt della provincia di Agrigento, in collaborazione con “Atheneum – L’Ateneo dei sapori”, e ha permesso ai romani di conoscere più da vicino la produzione di una delle zone più affascinanti della Sicilia, la Valle dei Templi. Un vero continente del vino, “per questo – dice Marilena Barbera, presidente del Consiglio interprofessionale – abbiamo idealmente suddiviso la nostra provincia in quattro zone”.
Quattro aree che ricordano l’appartenenza geografica. Vini di mare: prodotti nel territorio dei Comuni di Menfi e Sciacca, ai margini di una fascia costiera incontaminata ed affascinante. Vini di lago: prodotti nei territori intorno al Lago Arancio, nei Comuni di Sambuca di Sicilia e Santa Margherita di Belice. Vini di pianura: che abbraccia Agrigento, Cattolica Eraclea e Licata, nella parte orientale della provincia; delimitano un territorio pianeggiante, a ridosso della costa. Vini di collina: prodotti nel territorio dei Comuni di Naro, Racalmuto, Grotte, Canicattì, che delimitano una fascia collinare di grande suggestione.
“Una prima edizione che ci ha lasciati soddisfatti – continua Barbera – e che ci ha dimostrato ancora una volta come puntare sulla qualità, come fanno tutte le aziende che hanno partecipato a ‘Non solo Nero’, sia sempre la carta vincente per emergere in un mercato ormai saturo e che rischia di accogliere con diffidenza qualsiasi nuovo prodotto. La nostra filosofia – continua il presidente del Consiglio interprofessionale – è dimostrare come appartenere a questa terra ed interpretarla pienamente, vuol dire riproporre intatte tutte le varietà delle sensazioni mediterranee, vuol dire essere siciliani come nessun altro, e tuttavia completamente diversi da ogni altro siciliano”.
A margine della manifestazione è stata presentata anche la guida “I vini dell’Agrigentino – Vigneti e luoghi incantati nella Valle dei Templi”. Un volume, che sarà in edicola dalla fine di giugno, dove sono state raccolte storie, esperienze, immagini ed emozioni degli uomini e delle donne del vino di Agrigento. L’autore della guida è Roberto Spera, giornalista enogastronomico romano, collaboratore di numerose testate.
C.d.G.