I pionieri del biologico
Il suo sembra un racconto d’altri tempi. Di quando gli uomini amavano la natura e facevano di tutto per proteggerla e preservarla. Francesco Salamita in campagna c’è nato e cresciuto, sviluppando un legame di profondo rispetto con la sua terra a Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese. Un rispetto che lo ha spinto sui banchi di Agraria a studiare e approfondire. Che lo ha portato all’utilizzo dei principi dell’agricoltura biologica prima e biodinamica poi. Era il 1972. “Siamo stati pionieri in Sicilia – racconta orgoglioso -. L’azienda della mia famiglia è stata tra le prime quattro in Italia a scegliere il biologico. Io ho iniziato a girare l’Europa, a vedere, conoscere, e mi sono appassionato anche alle teorie steineriane della biodinamica”. Le sue coltivazioni sono basate sulle fasi lunari, sulle rotazioni delle colture per arricchire il terreno, sull’utilizzo di concimi organici “che si legano all’ambiente vitale che c’è intorno alla radice di ogni albero e che, in questo modo, si nutre ed ha una chioma più sana”. A tutto vantaggio della qualità e dei principi nutritivi di ogni prodotto. “Insieme con l’Università di Messina – dice Salamita – abbiamo fatto uno studio durato quattro anni che ha dimostrato come la biodinamica ci consenta di avere una produzione con principi nutritivi superiori al biologico. Basti pensare che 100 cc di succo d’arancia contengono 90 ml di vitamina C. Un succo ottenuto con arance convenzionali ne dà al massimo 70”. Il tutto ad un prezzo di partenza che oscilla tra i 0,60 e gli 0,80 euro. “Non sappiamo a quanto vengano vendute al consumatore le nostre arance – conclude Francesco – ma da tempo sollecitiamo incontri con altri produttori e con i rivenditori per limitare i costi. Noi difendiamo la natura e il biologico dovrebbe essere accessibile a tutti”.
C.M.