PERBACCO
Cosa ci spinge a degustare? Non solo fede, mito e tradizione, ma soprattutto la ricerca di un momento di piacevolezza e di relax
Vino, tanto piacere
Senza vino si può vivere. Anzi, l’abuso può dare dipendenza e gravi problemi, come tutti sappiamo. Ci si potrebbe, quindi, chiedere: perché intorno al vino vi è questo grande movimento? Accademie, comitati, libri, miriadi di guide, fiere, tavole rotonde, solo per “Lui”, per il vino?
Volendo dare una risposta concisa, potremmo dire che l’evoluzione della civiltà occidentale dell’Homo sapiens è stata “annaffiata” con il vino. Per non parlare della religione: il vino simbolo del sangue di Cristo nella fede cristiana.
La mitologia ha “navigato”, con i suoi dei enoici, in un mare di vino! Crediamo, tuttavia, che queste ragioni di fede, di storia, di civiltà, non siano sufficienti a giustificare il grande “movimento” attorno al vino che da sempre è esistito.
Il motivo è soprattutto un altro (quelle che sopra abbiamo esposto sono le conseguenze) semplice, immediato e chiaro a tutti: il piacere di bere un buon bicchiere di vino.
Questa secondo noi è la vera ragione che giustifica la degustazione di un buon vino: il lasciarsi andare ai nostri gusti, ai nostri sensi, che istintivamente devono valutare per dare in definitiva un giudizio di gradevolezza o meno del vino che stiamo degustando. Il vino, abbinato alle giuste pietanze, alla buona compagnia, deve regalarci un attimo, o più di un attimo, di piacevolezza, di relax, di star bene insieme agli altri o da soli (per chi ci riesce!).
È per questo che diffidiamo di chi a tutti i costi crea complicati meccanismi per far apparire il piacere di bere qualcosa di complesso, riservato a pochi ed illuminati esperti, che impartiscono lezioni sulla degustazione con toni accademici e termini complicati da cattedratici inavvicinabili. Guide che descrivono i vini con termini astrusi quasi a convincerci che bisogna bere questo vino piuttosto che un altro vino più per “fede” che per piacere.
Abbiamo solo bisogno di avere alcuni fondamentali elementi per degustare bene, per non trascurare alcune caratteristiche che ci farebbero perdere delle belle sensazioni quando beviamo il nostro bicchiere di vino.
Sensazioni che sono della natura (frutti, fiori, spezie, ecc…) e di varia natura. Alcune sono tangibili, reali, altre culturali, storiche ed umane derivanti dall’ambiente (terreno – clima – vitigno) e dagli uomini che hanno prodotto quel vino, altre soggettive dipendenti dalla nostra sensibilità e dal momento, dalla nostra cultura del gusto, altre psicologiche derivanti dalla nostra personale suggestione. È per questo che ci sono tanti vini, tanti giudizi per lo stesso vino, nello stesso tempo ed in tempi diversi.
Questo è anche possibile perché il vino è una bevanda – alimento “vivo”, e quindi mutevole come tutto ciò che è biologico.
Il vino è fatto dall’uomo per l’uomo, per regalarci dei bei momenti di piacere e, se volete, di cultura. Senza vino si può vivere, ma il vino può rendere la nostra vita migliore o peggiore, dipende solo da noi, dall’uso che ne facciamo.
Salvo Foti