Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 176 del 29/07/2010

VINO E VIP “Ed io berrò…”

29 Luglio 2010
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VINO E VIP

L’etichetta del cuore di imprenditori, ristoratori, giornalisti. Ecco cosa scelgono per l’estate

“Ed io berrò…”

Da portare nel frigo della casa delle vacanze, oppure da chiedere al ristorante durante i pasti spensierati di quest’estate, o magari, nella cambusa della propria barca. Ognuno degli appassionati del vino ha un paio di etichette del cuore. E noi abbiamo provato a chiederlo ad alcuni di loro: imprenditori, ristoratori, giornalisti. Dedicato a tutti coloro che non sanno rinunciare a un calice di vino di qualità. E se qualcuno vuole proporre le “sue” etichette” deve solo scriverci. Buona bevuta a tutti.

Nella foto dall’alto in basso e da sinistra a destra: Fernanda Roggero, Beppe Bigazzi, Alain Elkann, Carlo Cannella, Carla Capalbo e Franco La Cecla.

Rino Alessi, imprenditore siciliano. Bevo siciliano d’estate. In prevalenza vini della nostra zona, quasi tutti i bianchi di Cusumano, Planeta e Tasca”.

Beppe Bigazzi, giornalista e gastronomo. “D’estate mangiando soprattutto pesce e verdure berrei un Prosecco di Valdobbiadene Val d’Oca ed un Müller-Thurgau di Cavit. Sono due prodotti molto piacevoli”.

Carlo Cannella, nutrizionista. “La Segreta di Planeta bianco non può mancare sulla mia tavola, come i vini della mia regione il Lazio. Tra i miei preferiti c’è anche il Vermentino e la Vernaccia”.

Carla Capalbo, giornalista. “Berrò sicuramente il Pietranera di Marco De Bartoli ed il Prosecco di Bisol dal nome Vigneto del Fol extra dry. Ho scelto questi due prodotti perchè sono agli estremi dell’Italia e ne dimostrano la diversità, ma anche perché sono vini prodotti con cura da persone vere”.

Giacomo Cosentino, presidente Unione europea dei gourmet. “Amo molto la complessità del Sauvignon, dunque ne consiglierò due che mi sembrano eccezionali con un buon pesce arrosto. Il primo è un Sauvignon Terlano Doc, il secondo il Ronco delle Mele, bianco del Collio dell’azienda friulana Venica & Venica”.

Ignazio de Francisci, procuratore aggiunto presso la procura della Repubblica di Palermo. “Non rinuncerei mai allo spumante ed allo champagne. E sicuramente mai al Federico II di Milazzo. Perfetto come aperitivo e a tutto pasto”.

Alain Elkann, giornalista e scrittore. “Vi suggerirò due prodotti che mi piacciono molto, il Chianti di Mazzei, Castello di Fonterutoli, ed un bianco, l’Arneis Blangé di Ceretto”.

Carlo Fiori, produttore ed affinatore di formaggi. “Berrò spumanti italiani perché sono prodotti eclettici ed adeguati ad ogni pasto, in particolare non rinuncerò ad un Vallerenza del Piemonte o ad un Rotari della cantina trentina Mezzacorona”.

Franco La Cecla, antropologo: “Irrinunciabile lo Sherry di che viene prodotto a Puerto Madre in Andalusia: Lustau East India Solera. Dopo i pasti è fresco ideale per i sapori d’estate”.

Pino La Rosa, ristoratore a Ragusa e presidente Le Soste di Ulisse.“Terre Nere rosato di Marco de Grazia. Ottimo d’estate. Vino unico nel panorama siciliano, molto minerale”.

Giuseppe Licitra, presidente Corfilac, consorzio di ricerca per la valorizzazione dei formaggi storici siciliani: “Non rinuncioal Cometa e al Cerasuolo di Planeta. Vini territoriali, hanno un rapporto con la terra che piace molto. Ed il Cerasuolo è un rosso indicato per l’estate, facile da combinare.”

Gelasio Gaetani Lovatelli D’Aragona, esperto di vini nonché grande appassionato. “Potrei consigliare mille e più vini che mi piacciono, ma dovrò limitarmi a due, un Sauvignon Blanc delle Marche dal nome Brianello dell’azienda Il Pollenza, ma anche un vino rosso abbastanza strutturato che bevo anche d’estate, si chiama Il Terraia di Villa Pinciana della zona di Capalbio, ed è un Cabernet Sauvignon- Sangiovese”.

Michela Giuffrida, direttore tv siciliana Telecolor. “ L’etichetta a cui non rinuncio è Faro Palari, non ha eguali. Bevo anche i vini di Firriato, come il Camelot e il Bianco di Nera” di Milazzo.”

Sandro Marini, giornalista del giornale radio Rai. “Prosecco di Valdobbiadene, in particolare quello di Bortolomiol e tutti i bianchi  siciliani, di Cusumano e Firriato”.

Walter Musso, capoufficio stampa Slow Food: “Non rinuncio al Nebbiolo che si fa nelle Langhe, in particolare il Gavarini di Elio Grasso. Ed il Riesling Le Dragon di Josmeyer”.

Lorenzo Piccione, produttore di olio. “Amo molto il Frappato dell’azienda Cos perché è un vino che si può bere con tutto, e poi è adatto all’estate. L’altro prodotto è il Faro Palari annata 2006 che conservo gelosamente in cantina perché è stata un’annata eccezionale”.

Nicola Picone, titolare dell’enoteca Picone di Palermo. “Lo champagne rosé Egly-Ouriet. Bollicine facili da bere con l’eleganza e la struttura di un vino fermo: ideale per piatti tipici estivi”.

Fernanda Roggero, giornalista. “Per me Dom Perignòn Oenoteque perché è un classico, la Ribolla gialla di Collarini perché si può bere anche in pasti non impegnativi”.

A cura di Laura Di Trapani e Manuela Laiacona