Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 176 del 29/07/2010

IL PRODOTTO Uva da tavola, Mazzarrone regina

29 Luglio 2010
uva uva

IL PRODOTTO

Quest’anno in crescita la produzione nel comune catanese.  Il presidente del consorzio di tutela: “Grande richiesta dalla Francia e ora anche dai Paesi dell’Est”

Uva da tavola,
Mazzarrone
regina

La coltivazione dell’uva da tavola a Mazzarrone, nel Catanese, affonda le sue radici nel secolo scorso. Oggi è diventata parte integrante della vita locale costituendone la principale fonte economica.

La zona di produzione dell’uva da tavola di Mazzarone Igp, riconoscimento ottenuto nel 2005, comprende i territori delle province di Catania, Ragusa e dei comuni di Acate, Chiaromonte Gulfi e Comiso. Ben ottomila gli ettari di vigneto per una produzione annuale che ammonta a duecentoquarantamila tonnellate. E quest’anno si prevede ancora maggiore. Ad annunciarlo è il presidente del Consorzio di tutela dell’uva da tavola mazzarronese, Giovanni Spata: “E’ una buona annata anche perché i prezzi al mercato si sono innalzati”. Si parla di una percentuale che si attesta a circa il settanta per cento in più rispetto allo scorso anno quando il prezzo oscillava tra i sessanta ed i settanta centesimi al chilo. La variante ‘Vittoria’ e quella ‘Black magic’ sono “le due qualità di uve da tavola che riscuotono più successo e che sono le più coltivate”, spiega ancora il presidente del consorzio. Varietà definite ‘primizie’ che possono trovarsi sul mercato sino al 15 agosto. Poi, sino a dicembre, le più vendute sono “la varietà ‘Italia’, si tratta di uva bianca, e la ‘Red globe’”. Quest’ultima in realtà “si preferisce raccoglierla nel mese e conservarla attraverso una tecnica che utilizza bisolfito”. La denominazione ‘uva da tavola di Mazzarone Igp’ si riferisce sostanzialmente a tre tipologie di uva, ovvero l’uva nera, l’uva rossa e l’uva bianca. La forma di allevamento è il tendone, ma è ammessa anche la tecnica a controspalliera. “Nel nostro territorio – afferma Spata – viene prodotta pochissima uva anche perché il mercato dove è richiesta è soltanto quello dell’Inghilterra”. Il mercato dell’uva mazzarronese Igp invece va molto bene in Francia, “il nostro maggiore Paese acquirente”, e poi Germania, Belgio, Russia. “Proprio nei Paesi dell’Est quest’anno stiamo registrando un incremento”, conclude Spata.

Sandra Pizzurro