LA SCOMMESSA
Inaugurato un nuovo albergo di «charme» nel centro storico. Obiettivo: qualità soprattutto. E un desiderio: far decollare la ristorazione, oggi punto debole della cittadina siciliana
Piccoli segnali
di risveglio
a Cefalù
È la prima struttura ricettiva di livello nel centro storico quella che è stata inaugurata a Cefalù, la cittadina turistica in provincia di Palermo. A differenza di Taormina, infatti, nel cuore della cittadina normanna non sono presenti delle vere e proprie realtà di “charme”. Realizzato in un palazzo risalente al Quattrocento, l’hotel «Plumeria» di Rosa Provenza, in corso Ruggero 185, punta proprio alla qualità: si tratta di un quattro stelle dotato di dieci camere e una mansarda con una splendida vista sul celebre Duomo.
«Una piccola bomboniera nel centro», lo definisce la titolare. L’albergo si sviluppa su un piano terra e due elevazioni: la reception, l’angolo bar e la piccola hall sono state realizzati ristrutturando le antiche stalle del palazzo. “Sono state realizzate anche due sale da pranzo – spiega Provenza – una invernale al chiuso e una estiva in un giardino interno. C’è anche un cortile dove abbiamo sistemato delle poltroncine come zona relax e per la lettura”. Gli altri due piani ospitano le camere che sono di due tipologie: quelle standard e quelle in stile “siciliano”, cioè ampi stanzoni, tipici nelle case prestigiose d’un tempo.
L’iniziativa è stata realizzata con un investimento totale di un milione di euro nell’ambito di un Prusst (cioè di un Programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio promossi dal ministero dei Lavori pubblici). Sul 40 per cento di questa cifra la titolare ha ottenuto un mutuo agevolato in base alla legge regionale 32/2000. Un investimento importante e una scelta comunque coraggiosa in periodo di crisi economica: «Certo, il periodo è difficile – spiega Provenza – ma quando ci sarà la ripresa questa sarà sicuramente collegata alla qualità dell’investimento e noi abbiamo puntato proprio su questo».
Plumeria al momento offrirà ristorazione solo per gli ospiti della struttura, essendo sprovvisto di autorizzazione commerciale per l’esterno. L’obiettivo è, comunque, puntare anche qui sullo charme, in una città dove il cibo è al di sotto delle aspettative: «Al momento non possiamo contribuire ad alzare il livello della ristorazione cefaludese. Speriamo però che questa autorizzazione possa arrivare il prima possibile – sottolinea Provenza – già entro un anno sarebbe un successo. Finora a Cefalù non si è sviluppato un distretto enogastronomico all’altezza come in altre parti della Sicilia. Noi ci proveremo, ma ovviamente avremo bisogno di attirare qui grandi chef».
S. B.
La Plumeria Hotel
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