IL PIANO
La Regione siciliana scommette sull’aggregazione delle cantine sociali. Messi a disposizione 11,5 milioni di euro. In arrivo il bando
Unioni di fattorie
La Regione siciliana punta sull’aggregazione delle cantine sociali. La finanziaria regionale, infatti, prevede interventi per favorire l’unione delle cooperative vinicole dell’Isola. La dotazione finanziaria è di 11,5 milioni di euro.
Gli aiuti vengono dati in regime de minimis, fino a un massimo di 500 mila euro, e vengono erogati alle vecchie cantine per invogliarle a fondersi. A causa dei vincoli dell’Unione europea, invece, non può essere dato alcun contributo alle nuove realtà che nasceranno da queste fusioni, ma solo consulenza per lo spin off.
«In Sicilia – spiega Rosaria Barresi, dirigente generale del dipartimento regionale degli Interventi strutturali per l’agricoltura – le cantine sociali sono 78. Di queste, una decina sono grosse realtà con livelli molto alti di vino imbottigliato che non avranno intenzione di aggregarsi. È molto probabile che saranno circa una quarantina le cantine, appartenenti a una fascia di media grandezza, che possono aspirare ad aggregarsi». Una realtà, quelle delle cantine sociali, che è in pratica la più importante in termini quantitativi del settore vitivinicolo siciliano: il 70 per cento del vino prodotto sull’Isola, infatti, proviene proprio da queste aziende.
L’obiettivo è, comunque, quello di creare strutture di maggiori dimensioni, sia in termini di capacità di ammasso di uve che di ettari di vigneto, in modo tale che siano in grado di competere sui mercati.
L’assessorato regionale alle Risorse agricole e alimentari ha pubblicato un avviso pubblico (lo scorso 8 giugno) per la manifestazione di interesse per l’adesione all’intervento di riorganizzazione del sistema cooperativistico viticolo regionale. Un avviso che pone come data ultima lunedì 12 luglio per presentare le istanze. Dopo questa data verrà emanato il bando. Intanto, alcune domande di disponibilità sono già pervenute all’assessorato.
Salvo Butera