I BANDI
Ecco le istanze che saranno finanziate con la prima sottofase della misura 133 del Psr Sicilia. Erogati 560 mila euro ai consorzi di tutela e alle cooperative
Promozione,
i progetti approvati
Sostegno alle attività di promozione e informazione messe in campo dai produttori agricoli. È quanto prevede la misura 133 del Psr Sicilia le cui graduatorie della prima sottofase sono in pubblicazione in questi giorni e prevedono l’erogazione di 560 mila euro.
Si tratta di interventi rivolti ai consorzi di tutela e alle cooperative (sono incluse quindi anche le cantine sociali) per la promozione dei prodotti nei Paesi Ue. «Le norme di Bruxelles – afferma Rosaria Barresi, dirigente generale del dipartimento regionale degli Interventi strutturali per l’agricoltura – non consentono, però, di promuovere il marchio commerciale, ma solo quelli a denominazione di origine (Dop, Igp, Doc, Igt, ecc.). L’aiuto ammonta al 70 per cento dell’attività di promozione, il resto è a carico del produttore».
Questa compartecipazione e l’impossibilità a promuovere il marchio commerciale hanno però frenato i produttori: «In Sicilia – spiega Pietro Miosi (nella foto), responsabile del servizio Tutela, valorizzazione e promozione prodotti agroalimentari dell’assessorato regionale all’Agricoltura – la produzione è frammentata e quindi l’agricoltore non vede ritorni immediati nell’investimento. In Emilia Romagna, ad esempio, promuovendo il Grana Padano ne beneficiano tutti i produttori, perché ognuno ha la sua quota di mercato».
Con la prima sottofase la Regione erogherà 560 mila euro per cinque progetti (quattro nel settore vinicolo, uno nell’olivicolo) per un importo complessivo di 800 mila euro. Con la seconda verranno finanziati altri dieci progetti. La terza sottofase si aprirà l’1 settembre.
Collegata alla misura 133 è la 132 che prevede il miglioramento della qualità dei prodotti agricoli con contributi ai produttori per le spese di certificazione. Si tratta di un massimo di 3 mila euro all’anno per cinque anni, con l’impegno di mantenere il sistema di qualità scelto. Così si consentirà di aumentare le quantità di prodotto con certificazione di qualità. Per questa misura sono state presentate 2.800 domande per circa 8 milioni di euro di contributi: la graduatoria provvisoria è già stata pubblicata, quella definitiva è in fase di allestimento. Quasi tutte le domande sono state accettate e la maggiorparte riguardava la certificazione biologica del prodotto.
Salvo Butera