L’INIZIATIVA
Il 31 luglio con il Giornale di Sicilia un inserto di otto pagine dedicato ai bianchi siciliani
I vini da solleone
Fa caldo, siamo in piena estate. Ma non vogliamo rinunciare a bere bene, a goderci un buon calice di vino. E’ inevitabile che la scelta cada sui bianchi, i vini da solleone. Freschi, profumati e sapidi. La Sicilia da qualche anno sta imparando a giocare le sue carte: sempre più aziende, grazie alle conoscenze enologiche sempre più approfondite e alla tecnologia, riescono a tirare dalle nostre parti bianchi che coniugano freschezza e profumi, complessità e piacevolezza.
In queste pagine pertanto vogliamo dare un contributo di conoscenza per chi vuol bere in queste giornate afose, prima di un pasto o durante un aperitivo magari in una terrazza con vista sul mare. Vini bianchi sì, ma legati ai territori. Abbiamo diviso la Sicilia in tre grandi zone e per ogni area abbiamo individuato un vitigno di riferimento. Trapani e Agrigento col Grillo, vitigno aromatico in fase di grande rilancio; Palermo e Caltanissetta col Catarratto, il vitigno più diffuso nell’Isola, un po’ ingiustamente snobbato ma che può rivelare carattere e sapidità soprattutto se coltivato nelle alte e assolate colline del centro della Sicilia; Catania, o per meglio dire, l’Etna, col Carricante, il nostro vitigno montanaro, il “nostro riesling”, delicato e soprattutto longevo. Senza trascurare la voglia di rosso che d’estate diventa soprattutto rosato, tipologia di vino in grande crescita tra i consumatori più attenti. E poi i consigli dell’esperto per un abbinamento a tavola che non deluda le aspettative e tanti piccoli focus su quelle aziende, alcune storiche, altre emergenti, vanto della Sicilia del vino.
F.C.