L’INAUGURAZIONE
A Linguaglossa nuovo ristorante all’interno del Resort Shalai. Il patron Leonardo Pennici: grande attenzione alle materie prime. E spazio ai piatti tipici
Etna,
aggiungi un posto
a tavola
La gioia piena e appagante, scialarsi in dialetto siciliano, è la filosofia di vita che dà il nome al Resort Shalai di Linguaglossa, che ne costituisce l’essenza e che dal prossimo week end diventa anche esperienza del gusto. È la terapia di benessere ai sapori dell’Etna che offrirà il ristorante all’interno della struttura ottocentesca.
Eleganza ed atmosfere nobiliari d’un tempo qui accompagnano la genuinità e la sincerità dei frutti di un territorio unico al mondo. Una dimensione del piacere totalizzante creata per far scoprire e vivere le risorse del patrimonio agroalimentare, naturalistico architettonico in cui si inserisce il resort. Protagonisti della sua cucina sono i prodotti e reperiti nella zona, sempre freschi e di stagione, che si tratti di verdure, di pescato, di carni o formaggi. Ricerca e garanzia di qualità e tipicità, dietro a cui c’è l’abitudine della spesa giornaliera e che si concretizza in un menu che varia sempre. “Dedichiamo particolare attenzione alla scelta delle materie e degli ingredienti, la cui qualità è attestata da certificazioni. Le carni, i formaggi ed i salumi, li fornisce la macelleria di famiglia, che gestiamo da 40 anni al centro di Linguaglossa”, dichiara il patron dello Shalai, Leonardi Pennici. “Con i miei collaboratori vado a selezionare le carni personalmente presso allevatori qualificati nella zona di Randazzo e sui Nebrodi. Così come i formaggi, scegliendo i migliori caseifici locali”. E aggiunge: “La stessa cura la dedichiamo ai dolci che proponiamo, poiché la nostra famiglia vanta anche una tradizione ventennale nella pasticceria. La nostra specialità da sempre è la lavorazione della nocciola che cresce sulle pendici dell’Etna e del pistacchio”. Questo è il nuovo ristorante dello Shalai. Non solo un piacere per il palato ma anche per la vista. Ad interpretare la tradizione gastronomica è il giovanissimo chef Giovanni Santoro. “Mani di donna”, così lo definisce Pennici, per l’estro e la creatività con cui plasma e armonizza i colori e le forme in composizioni mozzafiato. Tocco d’arte tipicamente prerogativa delle donne. Un mosaico di sapori estremamente variegato, in cui trovano un posto di primo piano anche i piatti più tipici della cultura popolare, come i bolliti di carne e la trippa. Ad accompagnare il tutto i vini della Doc Etna. Una scelta esclusivista che premia l’eccellenza viticola etnea ma che qualifica il ristorante come un vero e proprio progetto fondato sulla promozione del consumo critico e consapevole. A sostenerlo anche una politica del prezzo accessibile al consumatore che prevede un pasto completo, costituito da antipasto, primo secondo, dessert e vino, al costo di 35 euro. Una linea guida, quella della sostenibilità del patrimonio locale, che lo Shalai porta avanti anche in termini di eco compatibilità. La struttura, dotata di pannelli solari si approvvigiona di energia solare, le forniture ed i tessuti sono di materiali naturali e perfino le pitture sono ecologiche.
Manuela Laiacona