“Pochi americani, molti cinesi”
Non è forse l’Eldorado, ma è senza alcun dubbio il mercato a cui guardare in questo momento. In una parola: Cina. Lo dimostrano tutti quei cinesi, appassionati o, chissà, solo curiosi, che hanno assediato il salone di Bordeaux nei giorni del Vinexpo. Un dato che Fabio Carlesi, il segretario generale di Enoteca italiana, commenta così: “La presenza massiccia dei cinesi sta a indicare che c’è un mercato a cui in questo momento bisogna guardare più degli altri. La Cina non va certo sottovalutata. Al contrario – aggiunge – ho notato l’assenza di molti americani, a conferma dell’attuale momento di difficoltà che più degli altri, nel settore vitivinicolo stanno attraversando”.
Ma non è il caso di fare drammi. “I produttori non sono affatto scoraggiati – continua Carlesi –, ma consapevoli del momento di crisi e determinati a superarlo. Occorre comunque che le istituzioni intensifichino i loro sforzi nel settore”.
Intanto Enoteca italiana guarda al futuro. E lo fa dedicandosi, oltre alla vendita, anche alla promozione, informazione ed educazione verso i consumatori. “I nostri prossimi impegni? In Italia andremo avanti con le Viniadi in tutte le regioni italiane (progetto dedicato ai giovani degustatori non professionisti, ndr), mentre all’estero intensificheremo la nostra presenza in Cina, dove lo scorso anno abbiamo inaugurato una enoteca con personale cinese a Shangay. In programma ci sono anche incontri e degustazioni”.
G.L.M.