L'AZIENDA
Aforismi famosi per arricchire tre etichette di Tenuta dei Fossi, a Pachino. C'è anche Totò: “A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?”
Tappi d'autore
Aforismi d’autore nei tappi del vino. Un'idea leggera per arricchire tre etichette di una giovane azienda siciliana emergente. L’idea è di Angelo Paternò, enologo ma anche fondatore di Tenuta dei Fossi, cinquanta ettari e altri dieci da vitare, vini rossi, bianchi e dolci dalle parti di Pachino (Siracusa).
«Volevo fare qualcosa che coniugasse il vino alla cultura, un tappo che ci facesse riflettere mentre beviamo un sorso di vino – dice Paternò -. Sono nati così i tappi con tre aforismi».
Il primo è quello di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’autore del Gattopardo ed è il tappo che riveste le bottiglie di Sketta, un Grecanico in purezza prodotto in trentamila esemplari: «Certo, l’amore. Fuoco e fiamme per un anno e cenere per trenta». C’è ancora uno scrittore siciliano nell’altro tappo da leggere: Vitaliano Brancati con «Un uomo può vivere due volte vent’anni senza averne quaranta». Frase rivolta ai consumatori di «Pioggia di stelle» il Moscato di Noto di Tenuta dei Fossi.
«Tuttavia – confessa Paternò – mi è piaciuta molto una battuta di Totò che bene si adatta ai nostri tempi: ”A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?“». Aforisma che finirà sul Merlot 2006, rosso in uscita il prossimo autunno, primo vino di tenuta dei Fossi ottenuto da vitigni a bacca internazionale. Paternò, che muore dalla curiosità di sapere come saranno accolti gli aforismi sulle bottiglie, annuncia nuovi investimenti per la sua azienda che oggi produce complessivamente 80 mila bottiglie.
L’etichetta più famosa è «A ruversa», un Nero d’Avola in purezza prodotto in 35 mila bottiglie. E per il 2008 è prevista l’inaugurazione della nuova cantina dove comunque resteranno le vasche in cemento per la vinificazione, altro aspetto controcorrente di quest’azienda siciliana.
C.d.G.