DIARIO GOLOSO
Migliaia di bed&breakfast costituiscono la principale rete dell’ospitalità nell’Isola di smeraldo. Le case degli abitanti accolgono i turisti. Alcuni indirizzi utili
Buonanotte Irlanda
L’ospitalità irlandese è nota soprattutto per la fitta rete di bed&breakfast che copre tutto il Paese. Ogni contea, villaggio, frazione, benché minuscola, è caratterizzata dalla presenza di una miriade di famiglie disposte ad accogliere i turisti nelle loro confortevoli case e ad offrir loro una sostanziosa irish breakfast, per questo nessuna guida o diario di viaggio potrà mai essere esauriente sulle infinite possibilità e combinazioni a disposizione dei viaggiatori.
Ma sarà anche difficile restare senza un tetto sotto cui dormire. Un discorso diverso va fatto per chi decide di trascorrere le proprie vacanze nel centro delle città più grandi. A Dublino, Belfast, Londonderry o Galway trovare posto è di norma più complicato, anche in bassa stagione, soprattutto se si vuole dormire nei quartieri adiacenti al centro. In tal caso bisognerà rinunciare ai bucolici B&B e scegliere un hotel “tradizionale”.
Gli hotel
Ed è proprio dagli alberghi nelle grandi città irlandesi che può cominciare il tour. A Dublino il Merrion (Upper Merrion street – www.merrionhotel.com), con singole a partire da trecento euro, viene considerato il miglior albergo della città. È un cinque stelle incastonato in una fila di case a schiera in stile georgiano e chiedere una camera nell’ala vecchia della struttura vuol dire concedersi biancheria sofisticata, marmi di Carrara, pregevoli stucchi. Disponibile anche per il tè del pomeriggio (29 euro) servito in teiere d’argento, da sorseggiare accanto al camino. Al Westbury Hotel (Grafton street – www-jurysdoyle.com) la sistemazione in suite prevede la vasca con idromassaggio e il letto a baldacchino, il costo è partire da 750 euro. Stile lussuoso anche per il Westin Dublin (Westmoreland street – www.westin.com), camere da 340 euro, e una caratteristica: l’heavenly bed, un confortevole letto con dieci strati di biancheria. Ancora a Dublino merita di essere citato il Clarence Hotel (Wellington Quay – www.theclarence.ie), di proprietà degli U2. Il personale è dunque abituato ad avere a che fare con i vip, e con i loro portafogli: una notte in suite può costare anche 2.100 euro.
Da sud a nord. Il corredo di alberghi dell’altra capitale irlandese, Belfast, è vistosamente inferiore rispetto a quello della “sorella” meridionale. L’Europa Hotel (Great Victoria street – www.hastingshotells.com) è tra i migliori in città e per due volte, nel 1995 e nel ’98 ha anche ospitato Bill Clinton. Peccato per il suo precedente primato: fino agli anni Settanta era l’albergo che aveva subito più attentati al mondo. Ben frequentato e molto elogiato dalle riviste specializzate è anche il Tensq (South Donegal square – www.tensquare.co.uk) , ricavato in una vecchia banca nella zona sud della city. Particolarmente raffinata la biancheria e i prodotti da toletta.
I bed&breakfast
Chi decide di affrontare un viaggio in Irlanda, soprattutto nell’Eire, sa già che un giorno si presenterà a casa di uno sconosciuto per chiedergli di poter dormire nella sua casa. E sa anche che quello sconosciuto, se avrà posto, sarà lieto di poterlo ospitare. Benvenuti nella terra dei B&B, una realtà che unisce l’accoglienza irlandese e la curiosità di ogni turista di osservare da dentro le magnifiche case in cui vivono gli abitanti dell’Isola di smeraldo. I prezzi oscillano fra i 25 e 40 euro a persona, dipende dal luogo e dalla posizione. Ecco alcuni indirizzi.
A Dublino una sosta vale al O’Donoghue’s Guesthouse (15 Merrion Row – odonoghuesdublin@eircom.net), in una posizione piuttosto centrale, nella zona commerciale della città, a pochi metri dal Trinity College. Si tratta di una Guesthouse sopra uno dei locali più noti d’Irlanda, caratterizzato dall’ingresso color bianconero e dalla scritta dorata, riportata anche in tantissime cartoline. Viaggiando verso sud-ovest, la tappa successiva è Kilkenny, la città fondata dai normanni, famosa per la sua architettura medievale. A Kilkenny una notte va trascorsa da John e Angela Byrne, nella loro Celtic House (Michael street – john376@gofree.indigo.ie), a pochi passi dalla centralissima High street. Le stanze sono ben arredate, comode, da alcune è visibile anche il castello, che di notte è uno spettacolo mozzafiato, c’è anche il posto per l’auto. La colazione viene servita in un ampio soggiorno a vetri.
Chi decide di inoltrarsi nel Ring of Kerry (ovvero tutti) fa base a Killarney che così si è trasformata in una movimentata, ma mai disordinata, cittadina. Naturalmente le opzioni a disposizione sono centinaia, soprattutto fra High street e Main street, le strade commerciali che formano il centro e che sono zeppe anche di ristoranti e locali di ogni tipo. Due, però, in questo caso sono le segnalazioni. Prima di tutto Fairview (Lewis road – www.fairviewkillarney.com) che offre un servizio eccellente, molto esclusivo, dove niente viene lasciato al caso. Altra chicca è Rossland (Beech road) un classico B&B caratterizzato dai colori pastello, da un bellissimo giardino curato dal padrone di casa, e dai soffici letti a baldacchino.
Se si decide di restare a dormire a Galway, la città conosciuta per essere “la porta del Connemara”, val la pena scegliere uno dei bed&breakfast a ovest del fiume Corrib, da dove si può raggiungere facilmente il centro a piedi, piuttosto che una sistemazione più centrale, che può essere meno confortevole e più costosa. Tra le sistemazioni migliori c’è sicuramente il St Martin’s (Nun’s Island road), il B&B di Mary Sexton, centrale, con un bel giardino sulle rive del Corrib e sistemato in un’antica dimora signorile. Roundstone non è una meta frequentatissima, ma lo diventerà presto se dovesse essere scoperta dal turismo di massa. È un villaggio dove vivono un paio di centinaia di pescatori di aragoste, ci sono dei deliziosi hotel sul corso principale, ma se si ha la pazienza di percorrere la strada che porta fuori dal paese, a cinquecento metri dalla minuscola area artigianale, ci si troverà davanti alla deliziosa abitazione dove Patricia O’Donnel vive con il marito e i suoi due biondissimi bambini. Bella la casa, accoglienti le camere, spazioso il bagno, eccezionale il panorama dalle camere poste al secondo piano.
Sempre nel Connemara, ma nella contea di Mayo, una sosta gratificante può essere il regalo di Newport, sull’omonimo fiume. Dove dormire? Una notte all’Anchor House (The Quay – maureenanchorhouse.ie), è d’obbligo, soprattutto se si riesce ad ottenere una camera al primo piano, dotata di terrazza da cui si più ammirare il fiume e l’elegante viadotto a sette arcate del XII secolo che rappresenta l’attrattiva di questo villaggio. L’estremo nord dell’Eire è dominato da Donegal, famosa per il suo tweed. Anche qui tante soluzioni, una di queste è il Lismolin, (Drumcliff Tce) a pochi passi dal centro e dagli accattivanti negozi di tessuti.
Carla Fernandez
Marco Volpe
(3. fine)