L'AZIENDA
La cantina di Paceco produrrà due etichette da vinacce di vitigni autoctoni. Il distillatore è Luciano Brotto. In tutto oltre trentamila bottiglie
Firriato punta sulle grappe
Firriato ci prova anche con le grappe. L’azienda di Paceco, in provincia di Trapani, gestita da Salvatore Di Gaetano e Vinzia Novara, nota nel mondo degli appassionati del bere bene per etichette come Camelot e Harmonium, rossi trendy, ora avvieranno la produzione di superalcolici.
La prima si chiama «Grappa riserva Harmonium»: dodicimila bottiglie da mezzo litro, ottenuta da vinacce di Nero d’Avola, lo stesso vitigno con cui si produce il rosso Harmonium ed è invecchiata in cinque varietà diverse di legno: ciliegio, faggio, rovere, castagno ed acacia. Dal colore ambrato va degustata in bicchieri ampi. L’altra è la grappa Quater bianca: ventimila bottiglie, ottenuta da vinacce di carriccante, grillo, catarratto e zibibbo. Il gusto di questo super alcolico sarà più fine. A distillare le grappe Firriato sarà Luciano Brotto di Treviso, mastro distillatore, un nome importante nel mondo dei superalcolici. Il perché di questa nuova scommessa lo spiega lo stesso Salvatore Di Gaetano: «Abbiamo fatto una verifica sulle nostre vinacce. Abbiamo scoperto che la qualità era alta. Perché non scommettere anche sui superalcolici, ci siamo chiesti? Non c’era un’esigenza particolare ma alla fine ci ha convinti la qualità del prodotto che è venuta fuori. Venderemo le grappe in Sicilia, nel Nord Italia ma anche in Svizzera».
F. C.