CIBO & SALUTE
Individuata la interleuchina-12, che potrà aiutare a combattere le intolleranze più diffuse, quelle legate a prodotti come latte, cioccolato, cereali, legumi, uova, agrumi, pomodori
La molecola contro
le allergie alimentari
Le allergie alimentari potrebbero diventare solo un ricordo spiacevole. Una molecola normalmente prodotta dal nostro corpo, l'interleuchina-12, è stata individuata come un prezioso alleato per prevenire le allergie alimentari senza dover rinunciare al cibo colpevole. Lo studio è pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology.
È stato reso noto il 2 luglio scorso. La scoperta è del ricercatore italiano Claudio Nicoletti che, laureatosi in Scienze biologiche a Siena nel 1988 e trasferitosi negli Usa per poi arrivare in Gran Bretagna, è oggi capo del gruppo di immunologia delle mucose dell'Istituto di Ricerca Alimentare a Norwich. In collaborazione con l'Università di Siena l'esperto ha scoperto su topolini che l'interleuchina-12 protegge da reazioni allergiche in risposta all'ingestione di certi cibi e che topolini con allergie alimentari sono privi di questa molecola.
Quando esiste un’allergia alimentare succede che, per un mal funzionamento del meccanismo di esclusione, una quantità eccessiva di molecole alimentari, con potere di antigene, attraversa la barriera intestinale e determina, nei soggetti predisposti, una sensibilizzazione e una reazione. Tutti gli alimenti potrebbero essere immunogeni, ma fortunatamente le allergie sono in genere sostenute da un numero abbastanza ristretto di sostanze alimentari. Gli alimenti che più sovente causano allergie alimentari sono latte, cioccolato, cereali, legumi, uova, agrumi, pomodori. La sensibilizzazione verso alcuni alimenti, come per esempio l'uovo o il latte, tende a regredire con l'età, mentre alcune, come quella verso i crostacei o i pesci, persiste anche nell'età adulta; questo perchè l'organismo è in grado di sviluppare in maniera diversa una tolleranza nei confronti dei vari antigeni. Altro fattore da ricordare è che in alimenti diversi possono esserci antigeni comuni o determinanti antigenici in comune, per esempio la gliadina è presente sia nell'orzo che nel grano e nella segale e l'antigene del merluzzo e' presente in molti altri tipi di pesci. Questo fatto è alla base di fenomeni di reazioni alimentari crociate, che sono oggi studiate. Alcune di queste sono piuttosto comuni, per esempio quelle dovute a vegetali, come i cereali, i legumi, alle uova di pollo, di anitra e di tacchino o tra pesci di specie diversa.
Esistono anche reazioni incrociate tra alimenti ed inalanti, per esempio allergia alle piume e alle uova, al polline delle graminacee e alle arachidi o ai pomodori. Le allergie alimentari possono essere provocate anche da sostanze contaminanti presenti talvolta negli alimenti. Queste molecole, anche in quantità minima, in soggetti già sensibilizzati scatenano reazioni importanti. Un esempio di questo sono gli antibiotici eventualmente presenti nel latte o nelle carni, oppure la presenza di metalli, come il cromo, il rame, che vengono rilasciati dai recipienti durante la cottura dei cibi. Adesso per le tante persone che hanno rinunciato a tanti piatti preparati con i cibi che provocano allergie arriva appunto questa nuova molecola. E mangiare senza freni è dietro l'angolo.
Elena Mancuso