LA CURIOSITÀ
Un delicato dolce al sapore di rosa canina inventato da un pasticciere ennese col pallino della distilleria. Ecco la ricetta e gli ingredienti
Fior di crema
Prendi una rosa selvatica e ne fai un dolce. Facile a dirsi. Eppure Mauro Cameli, giovane pasticcere ennese con il pallino della distilleria, è riuscito a catturare l’aroma delicatissimo di una rosa selvatica. La rosa canina cresce rigogliosa nei dintorni di Enna e soprattutto nella riserva di Monte Altesina, nel sottobosco di una vecchia lecceta recentemente aperta al pubblico e gestita dal’Azienda regionale Foreste demaniali.
Cameli ha inventato la crema di rosa canina, dal sapore delicatissimo. “Si tratta di una mia creazione – spiega il pasticcere, in servizio all’Hotel Villa Gussio Nicoletti di Leonforte – nata dalla passione di mio padre per le erbe. Io non ho fatto altro che utilizzare le sue conoscenze per preparare una cucina salutistica”.
E allora, Cameli, fuori la ricetta… “Si prepara un estratto in alcool puro a 95 gradi,utilizzando il fiore secco acquistato in erboristeria, misto a un po’ di fiore fresco. Si prepara un decotto per 20 minuti che poi va filtrato con colino e tovagliolo di carta. Il preparato rimane a riposare in un barattolo e poi va rifiltrato. Per preparare la crema occorrono un litro di latte, 200 grammi di zucchero semolato e 30 grammi di amido, 20 di glucosio. Si porta a 60 gradi di cottura il latte con lo zucchero e solo 100 grammi di essenza, quindi si unisce l’amido. Poi, si rimette sul fuoco a 85 grammi, quindi si abbatte la temperatura e si raffredda. A parte si prepara un pastetta con due rossi d’uovo, amido e zucchero che va mescolata nella fase finale”.
Mario Pintagro