LA CURIOSITA’
Inaugurato a Campofelice di Roccella (Palermo) un distributore rifornito dalla ditta casearia di Collesano di Sandra Invidiata
Latte fresco per tutti
E’ stato inaugurato il 5 giugno a Campofelice di Roccella un distributore di latte fresco. A rifornirlo è la ditta casearia di Collesano di Sandra Invidiata. L’impresa è stata resa possibile grazie all’intervento dell’assessorato Risorse agricole e alimentari, che aveva acquistato la macchina erogatrice, e in particolare all’impegno di Maria Concetta Catalano, responsabile della Soat 61 di Collesano.
La ditta Invidiata era l’unica struttura idonea nel territorio, infatti già nel 1998 è nata in quella che era proprietà di famiglia, la prima struttura casearia. I formaggi prodotti da agricoltura biologica, a latte crudo, sono creati con il latte dei propri bovini. Nella varietà dei formaggi prodotti, si distingue la provola delle Madonie, divenuto presidio Slow Food. L’importanza del distributore in questa parte di Sicilia (altri sono presenti nella zona di Ragusa e Caltanissetta) va intesa – ha affermato Alessandro Chiarelli, commissario dell’Aras – nell’ambito della tracciabilità del prodotto e della filiera corta del commercio, oggi invocate da più parti come garanzia per il consumatore. La Sicilia, rispetto ad altre regioni ha un consumo basso di latte fresco. Qualcosa si sta facendo per cercare di ampliare questo mercato, sia cercando nuovi spazi nella grande distribuzione, sia cercando di utilizzare beni confiscati alla mafia per la produzione. Accanto al distributore del latte è presente anche un distributore di formaggi. La tracciabilità del prodotto produce vantaggi non solo per l’imprenditore che riduce i costi del trasporto, ma anche per il consumatore che può risalire alla fonte che fornisce il prodotto. Il latte a lunga conservazione, perde in questo procedimento molte delle sue proprietà nutritive, inoltre la conservazione può essere rinnovata, ciò significa che un latte prossimo a scadenza può essere trattato e durare ancora per altri 2 anni. Difficile ancora, stabilire la provenienza dei formaggi. Solo il 15-17% di latte utilizzato proviene dalla Sicilia, per il resto vengono utilizzate cagliate estere, la cui origine è davvero difficile trovare. Distribuire latte fresco e formaggi con la filiera corta, vuol dire quindi ristoro per tutti. L’erogatore viene rifornito giornalmente di latte a una temperatura di 4° che ne consente la preservazione. Una macchina che estrae il latte dalla mammella del bovino, lo immette direttamente in una vasca e lo raffredda dai 37° iniziali ai 4°. Temperatura che viene mantenuta anche durante il trasporto a garanzia del prodotto. Il costo del latte è di 1 euro al litro.
Aurora Rainieri