Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 168 del 03/06/2010

L’AZIENDA Questione di immagine

03 Giugno 2010
Rocco_Femia Rocco_Femia

L’AZIENDA

Rocco Femia, titolare dell’omonima azienda, lavora nel campo della grafica curando il packaging per il vino e per i prodotti agroalimentari. “Oggi si acquista anche con gli occhi”

Questione
di immagine

Anche l’occhio vuole la sua parte, lo sa bene Rocco Femia, titolare dell’omonima azienda che da oltre cinquant’anni lavora nel campo della grafica e stampa. Il core business dell’attività è però determinato dal packaging per il vino e per altri prodotti agroalimentari del sud Italia, ecco perchè gli abbiamo chiesto di raccontarci il suo punto di vista in merito. “Soprattutto nel vino bisogna osare di più – ha spiegato – perchè buona parte della vendita è determinata dall’immagine”.

Da quanto tempo fa questo lavoro?
“L’azienda è nata negli anni ’50 e lavorava soprattutto nell’ambito della pubblica amministrazione. Stampavamo soprattutto schede elettorali e registri. Negli anni ’90 è avvenuta la trasformazione, ed abbiamo cominciato a lavorare con le imprese pubbliche, prima come tipografia, poi come cartotecnica. Pian piano abbiamo cominciato a collaborare con le aziende agroalimentari di tutto il sud Italia, mentre nel 2002 abbiamo assorbito l’azienda umbra Box line“.

Che genere di prodotti realizzate per il settore agroalimentare?
“Utilizziamo cartone accoppiato e teso per creare scatole, carta e rivestimenti vari, ma anche espositori. In Sicilia lavoriamo con note aziende di acqua e con diverse ditte di gelati, come la Sigel e la Frigogel”.

E per il vino?
“Produciamo scatole e confezioni speciali d’èlite stampando litografie. Abbiamo molti clienti nel sud Italia tra cui Donnafugata, Corvo, Pellegrino e Maurigi, in Sicilia, mentre in Calabria seguiamo Statti ed altre aziende locali. Circa il 20% del nostro lavoro è nel settore vitivinicolo. I nostri prodotti si differenziano dagli altri perchè stiamo molto attenti alla coerenza del marchio con la grafica dell’imballo”.

Come percepisce il settore del vino del sud Italia attraverso il suo lavoro?
“E’ indubbiamente in espansione, nonostante le difficoltà dovute alla crisi, che ha reso difficile anche il nostro lavoro. Le aziende hanno iniziato a fare tagli sulle spese e si sono perciò in parte rivolte ad altre ditte che lavorano materiali economici e non di qualità come la nostra”.

Quanto pensa sia importante l’immagine nel settore vitivinicolo?
“Moltissimo. Credo che l’acquisto venga in larga parte fatto con gli occhi, e anche se noi non produciamo etichette, il nostro lavoro resta fondamentale. Il vino siciliano ha recuperato molto superando questo gap dell’immagine, ma deve ancora osare di più”.

Quali vini beve?
“Amo i vini rossi ed in particolare il Nero d’Avola siciliano. Di calabrese prediligo il Cirò ed il Gaglioppo”.

Laura Di Trapani