I sette sì di Diego Planeta
La mail inviata da Assovini ai produttori siciliani contiene anche un lungo messaggio di Diego Planeta, presidente dell’associazione, che rivela le sue ragioni. Sette punti in cui uno dei padri della vitivinicoltura siciliana spiega perché la Doc Sicilia va fatta. Eccoli:
1. Poter avere accesso ai fondi europei Ocm tramite la creazione di un Consorzio di Tutela e fare azioni di promozione territoriale forti ed efficaci sulla Doc Sicilia
2. Protezione del marchio “Sicilia”
3. Fare crescere la categoria dei vini Siciliani nel suo valore percepito: i piccoli e singoli produttori potranno sfruttare nel mercato il brand Doc Sicilia senza dover impiegare somme importanti per affermare i loro singoli marchi, contribuendo inoltre a fare “sistema” tra le aziende
4. La possibilità di valorizzare meglio i singoli territori (zone di eccellenza) con l’inserimento in etichetta del brand Sicilia accanto ai nomi delle attuali Doc (Doc Sicilia Delia Nivolelli, Doc Sicilia Contessa Entellina). Le Doc con le denominazioni più conosciute potranno mantenere la loro denominazione attuale se lo vorranno
5. La possibilità di controllare meglio i dati di produzioni con l’inserimento delle fascette. Scoraggiando quindi eventuali imbottigliatori senza scrupoli.
6. Migliore controllo sui vigneti e sulle produzioni che vorranno rivendicare la Doc.
7. Ovviare ai riflessi negativi delle nuove norme sull’etichettatura e di una eventuale Igt Italia.