Tra gli scaffali dell’Enoteca Italiana di Siena più di 1.500 etichette di 500 aziende in esposizione. Al Vinexpo riservati due stand per l’aziende della Penisola
Il vino in mostra
Un luogo ideale per potere apprezzare le qualità dei migliori vini di tutta Italia. A Siena, fra i bastioni di nord-est della Fortezza Medicea costruita dall’urbinate Baldassarre Lanci per Cosimo I de’ Medici c’è la sede dell’Ente Vini – Enoteca Italiana. Qui sono esposti, in mostra permanente, oltre 1.500 vini, rigorosamente ammessi da una commissione giudicatrice, prodotti da oltre 500 aziende, che rappresentano un quadro significativo dell’intera produzione italiana di qualità.
Oltre alla vendita, l’Enoteca Italiana si preoccupa della promozione, informazione, educazione verso i consumatori. L’Enoteca Italiana è stata sede fino al 1960, con cadenza biennale, di quella rassegna nazionale del vino che verrà poi trasferita a Verona con il nome di “Vinitaly”.
Le aziende italiane che partiranno per Bordeaux sono 15, otto toscane e sette di altre regioni (con l’Ice), ospitate in due stand proprio dell’Enoteca Italiana non lontani tra loro (Hall 1: DE148 e DE118/1).
Vino e giovani
Se l’Italia è diventato il primo produttore di vino al mondo, superando dopo dieci anni anche la Francia per quantità di ettolitri, rappresenta il 21 per cento della produzione mondiale e il 34 per cento di quella dell’Unione Europea, il merito è anche degli imprenditori under 40.
Il loro identikit? Sono eredi di aziende di famiglia, ma anche laureati, in possesso di master e di specializzazioni. Ecco i giovani imprenditori del vino, tutti fra i 30 ed i 40 anni protagonisti del successo delle loro aziende enologiche. Enoteca Italiana insieme con il ministero delle Politiche agricole ha dedicato loro un’intera giornata alla facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Catania in occasione della terza edizione di “Vino e Giovani”. Giornata nel corso della quale è venuto fuori anche qualche dato interessante: ammonta a ottomila milioni il giro di affari delle società vitivinicole italiane, il fatturato complessivo sfiora invece gli 11 miliardi l’anno, mentre le vendite oltre frontiera toccano quasi i tre miliardi e mezzo. Insomma, si tratta della prima voce dell’export agro-alimentare nazionale. L’Italia,dunque, si conferma il Paese del Vino, con 476 denominazioni, e 800 mila aziende, molte delle quali guidate proprio da under 40, che alimentano un forte tessuto imprenditoriale.
Le Viniadi
Ancora i giovani protagonisti delle “Viniadi”, dedicate ai degustatori non professionisti. Nella fase eliminatoria, tutti gli enoappassionati senza limiti d’età dai 18 anni in su partecipano a “gare” di selezione presso luoghi pubblici del vino (la campagna di iscrizioni avviene anche sul sito www.vinoegiovani.it>). Al termine della gara vengono proclamati il campione italiano e i primi classificati nelle diverse categorie junior, senior e hors d’age e quello più giovane. La gara consiste in una degustazione alla cieca di tre vini rossi e bianchi: passano il turno i concorrenti che riescono a riconoscere con maggiore esattezza i vitigni all’origine di ciascun vino.
Wine – games
“Indovino: scopri il vino giocando”. Si chiama così il primo videogioco tutto italiano dedicato al vino, ideato e realizzato nel nostro Paese. Il papà di “Indovino” è Fausto Virgilio, vicedirettore dello storico Ente Vini Senese, sommelier, grande conoscitore e narratore del vino. Il gioco è costituito da un totem rosso ed uno schermo da 17 pollici touch screen. Sotto lo schermo, c’è un ripiano per i calici che, dopo un sorteggio, verranno serviti da un sommelier e che l’avventore degusterà alla “cieca” per poi affrontare la sequenza delle domande sul video. Risposte corrette e tempo determinano il punteggio.
Piera Zagone