IL BANDO
Presentate all’assessorato regionale Agricoltura e foreste le domande di ammissione ai finanziamenti europei per attività di valorizzazione dei prodotti di qualità. Graduatoria entro metà luglio
Promozione,
in corsa
29 consorzi
Sono ventinove i consorzi in corsa per tentare di accaparrarsi i quindici milioni di euro messi in palio dall´Unione europea per le attività di informazione, promozione e valorizzazione dei prodotti di qualità, come previsto dalla misura 133 del Programma di sviluppo rurale 2007/2013.
“Come primo bando – spiega il dirigente dell´assessorato regionale Agricoltura e foreste, Piero Miosi – ci sembra una buona risposta da parte delle aziende. Ci aspettavamo infatti che venissero presentati una trentina di progetti”.
A valutarli sarà un commissione creata appositamente, composta da funzionari dell´assessorato, ma esterni al servizio. “Molto probabilmente – afferma ancora Miosi – la graduatoria dovrebbe essere pronta entro la metà di luglio”.
A partecipare al bando sono stati consorzi produttori di vino, olio, arance e pomodorini, tutti fregiati dei marchi Dop, Igp, Docg, Doc e Igt. La misura 133 prevede la promozione dell´immagine dei prodotti presso i consumatori in termini di caratteristiche nutrizionali, di sicurezza dei metodi di produzione rispettosi dell´ambiente, di sistemi di etichettatura e rintracciabilità, anche per diffondere conoscenze scientifiche e tecniche e favorire l’integrazione di filiera.
Le risorse sono state stanziate dall´Unione europea e per gli interventi sono complessivamente disponibili 15 milioni di euro. A beneficiare dei contributi possono essere i Consorzi di tutela e valorizzazione e le associazioni di produttori. I prodotti per i quali sarà possibile avviare le azioni di informazione e promozione sono tutti quelli ottenuti con metodo biologico certificato e quelli a marchio comunitario Dop, Igp, Docg, Doc e Igt. La spesa massima ammissibile a finanziamento non potrà superare i 500 mila euro a progetto e comunque non potrà essere superiore al 50 per cento del valore della produzione di qualità realizzata dai soci del consorzio o dell´associazione di produttori. La spesa massima ammissibile per beneficiario, per le attività promo-pubblicitarie che hanno una ricaduta diretta dal punto di vista commerciale non potrà, in ogni caso, essere superiore al 25 per cento del valore della produzione di qualità realizzata dai soci del consorzio o dell´associazione di produttori. L´aiuto, concesso in conto capitale, coprirà il 70 per cento della spesa ammissibile, mentre il rimanente 30 per cento sarà a carico del beneficiario.
Sandra Figliuolo