LA CURIOSITA’
Da Gibellina un concorso per la decorazione degli impianti della Orestiadi Vini. L’amministratore della nuova cantina: “Nuovo modo di comunicare”
Prendi l’arte
e mettila nei silos
Si chiama Fermenti contemporanei ed è un concorso per la decorazione dei silos industriali promosso dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina e la Orestiadi Vini Srl. L’iniziativa, presentata nella cornice del Grande Albergo Sole di Palermo, è rivolta agli studenti delle accademie di belle arti, di istituti d’arte, di licei artistici, di istituti e dipartimenti di design del Mediterraneo ed è finalizzata alla realizzazione di un progetto che riesca a rendere minore l’impatto sul paesaggio delle strutture della cantina trapanese.
La scadenza per la presentazione dei progetti, è prevista per il 30 gennaio 2010. La comunicazione dei vincitori avverrà entro il 20 febbraio 2010 mediante pubblicazione sul sito www.orestiadi.it e www.orestiadisrl.it. Gli autori dell’elaborato vincitore saranno ospiti della Orestiadi Vini per un soggiorno di otto giorni presso il Baglio Di Stefano di Gibellina, durante il quale sarà realizzato il progetto. Le idee premiate, menzionate o segnalate verranno esposte presso La Fondazione Orestiadi nel giugno 2010.
“La Orestiadi vini nasce dall’esperienza delle Cantine Ermes, terza azienda vitivinicola siciliana che da circa dieci anni opera a Gibellina, nel cuore della provincia di Trapani dove si concentra la maggiore produzione di vino siciliano”, spiega Rosario Di Maria amministratore unico della nuova cantina. “L’amore per Gibellina e il profondo senso di gratitudine stima nei confronti del senatore Luigi Corrao e del grande progetto culturale di rinascita per Gibellina da lui ideato, nutrito e cresciuto, ci hanno spinto ad un progetto audace, di cui oggi vi presentiamo i frutti – prosegue Di Maria – unendo il nostro lavoro a quello della Fondazione Orestiadi, per dar vita ad una nuova azienda, la Orestiadi Vini, e lanciare nel mondo un nuovo modo di comunicare Gibellina, legato al vino, frutto della Terra, della fatica e del lavoro dei nostri soci”. Un’azienda giovane e dinamica che nel 2008 ha prodotto quasi 11.000 ettolitri di vini a Indicazione geografica tipica. Le etichette rendono omaggio all’Orestea, prendendo il nome dai personaggi dell’Agamennone, tragedia che apre la trilogia. Più in dettaglio si tratta di Agamennone, Nero d’Avola in purezza; di Clitennestra, un blend Catarratto e Chardonnay; di Cassandra, un Syrah in purezza; di Egisto, Grillo in purezza.
Il prossimo appuntamento con Orestiadi vini è per sabato 6 giugno alle 20.30, presso il Baglio di Stefano di Gibellina per “Un brindisi tra le nuvole” con i vini dell’azienda, che si concluderà con una esibizione del gruppo musicale degli Akkura.
A.R.